2018
Nuovo ranking Nazionali: ecco le novità introdotte
La Fifa non considererà più la media, ma le partite avranno un diverso peso di coefficiente: sarà introdotto dopo il Mondiale russo
Il Mondiale che tra pochi giorni prenderà il via in Russia sarà l’ultimo sotto l’egida del ranking nazionale attuale. Dopo la finalissima del 15 luglio, infatti, si cambia tutto. Nuovi parametri, nuova filosofia. Era uno dei progetti di Gianni Infantino subito dopo l’elezione: il Consiglio Fifa, oggi riunito a Mosca, approverà infine le nuove regole. Il nuovo sistema si baserà sulla somma dei risultati anziché sulla media. Quello in vigore fino a oggi, nato nel 2006 è già molto migliore del precedente, inaugurato nel 1993 presentava comunque alcuni problemi non indifferenti. Tipo l’importanza eccessiva data alle amichevoli, lo scegliere il tipo di avversario per condizionare la classifica e il coefficiente per continenti che rendeva difficile recuperare in classifica per le non-europee e le non-sudamericane.
Fifa; quindi Nations League e tornei continentali (da 1,5 a 4 se qualificazioni o fasi finali); infine 5 e 6 di coefficiente per i Mondiali (5 per qualificazioni e fase finale fino agli ottavi; 6 dai quarti in poi). Il tutto moltiplicato per 1 (in caso di vittoria) e 0,5 (pareggio), con un algoritmo che terrà conto anche della differenza iniziale di classifica tra le due squadre. La sconfitta vale zero. Rivoluzione da non trascurare visto che la sottovalutazione del ranking Fifa ci ha portati in seconda fascia nel sorteggio per Russia 2018, costringendoci al gruppo con la Spagna e obbligandoci a guardare i Mondiali da casa. Per essere teste di serie nel 2022 bisognerà cominciare a risalire da settembre, con la nuova Nations League, la cui classifica sarà poi decisiva per le fasce del sorteggio di qualificazione a Euro 2020. Ma quella – essendo competizione Uefa – è tutta un’altra storia.