2018
Milan, rifiutato il Settlement Agreement dalla Uefa: rischia l’esclusione dalle coppe
Dopo il primo no arrivato a dicembre, il Milan ha ricevuto un nuovo stop per quanto riguarda il Settlement Agreement dalla Uefa, ora rischia pesanti sanzioni
Ora il Milan rischia. Dopo la richiesta di Voluntary Agreement sottoposta e rifiutata nello scorso dicembre, non arrivano ancora buone notizie da Nyon per quanto concerne la situazione societaria rossonera. L’Uefa infatti, attraverso un comunicato ufficiale, ha negato al club rossonero la possibilità ottenere il Settlement Agreement (che ricordiamo è un accordo tra club e UEFA stessa attraverso il quale si infliggono delle sanzioni per far rientrare il club in determinati parametri) precedentemente richiesto dalla dirigenza del club di via Aldo Rossi 8. La nota ufficiale della Uefa:
«La camera di investigazione dell’Organo di Controllo Finanziario per Club UEFA (CFCB) ha deciso di rinviare l’AC Milan alla camera giudicante del CFCB per la violazione delle norme del fair play finanziario, in particolare per la violazione della regola del pareggio di bilancio (break-even rule).Dopo un attento esame di tutta la documentazione e delle spiegazioni fornite dalla società, la camera di investigazione ritiene che le circostanze del caso non consentano la conclusione di un settlement agreement.Nello specifico, la camera di investigazione è del parere che permangano ancora incertezze sul rifinanziamento del prestito e sul rimborso delle obbligazioni da effettuare entro ottobre 2018.La camera giudicante prenderà una decisione in merito a tempo debito.Durante il mese di giugno, la camera di investigazione comunicherà eventuali altre decisioni in merito al monitoraggio delle società sotto indagine o che hanno concluso un settlement agreement».
E ora? Dopo il nuovo stop il Milan si vede negata la possibilità di patteggiare la pena. Una decisione sulla quale hanno pesantemente influito il mancato rifinanziamento ad Elliott e la non conoscenza generale del background dell’azionista di riferimento, il presidente Li Yonghong. Le sanzioni dunque non saranno concordate, ma ci saranno un processo e, successivamente, la definitiva sentenza UEFA dopo il rinvio a giudizio a giugno. Le punizioni possono essere lievi come salate multe inflitte alla società, limitazioni alla rosa oppure, nel peggiore degli scenari, l’esclusione dalle Coppe Europee. Tra qualche settimana il destino europeo del Milan sarà più chiaro.