2018
Scontri a Liverpool, l’UEFA vigila: Roma, niente porte chiuse
Gli scontri a Anfield avranno ripercussioni sulla Roma: due tifosi sono stati arrestati per l’assalto al fan del Liverpool, ma interverrà pure l’UEFA
Gli scontri di Liverpool-Roma sono cruda attualità. Il tifoso dei Reds Sean Cox è in fin di vita, è in coma dopo l’assalto degli ultras romanista e la situazione è grave. Due cittadini romani, il 21enne F.L. e Il 29enne D.S., sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio. Entrambi sono arrivati a Liverpool senza legarsi a comitive ultras e rimarranno in Inghilterra almeno fino al processo. Oltre a questi due, ci sono altri italiani nel mirino: un 38enne è accusato di rissa e possesso di arma contundente, un 28enne è stato fermato per aver rotto un seggiolino a Anfield, mentre un altro 28enne, è accusato di possesso di arma pericolosa. Spostando lo sguardo su Liverpool e Roma, pare innegabile che ci saranno ripercussioni anche sulla gara di ritorno o comunque sul futuro giallorosso nelle coppe europee. La UEFA ha già annunciato provvedimenti in merito e la Roma rischia.
Scontri Liverpool-Roma: cosa rischiano i giallorossi
I rapporti dell’arbitro, del responsabile della sicurezza e della polizia sono attesi oggi al quartier generale UEFA. Sarà aperta un’indagine e la sanzione più probabile sarà il divieto di vendere biglietti ai tifosi per una o più trasferte. Si era sparsa la voce di una gara a porte chiuse allo Stadio Olimpico, ma non sembra la strada più percorribile né per Roma-Liverpool né per le successive sfide dei giallorossi nella Capitale: i fatti si sono svolti lontano da Roma, ergo le porte chiuse all’Olimpico rimangono una possibilità, ma molto remota. Non è da escludere, infine, una multa salata nei confronti della Roma. Quasi impossibile invece l’esclusione della Roma dalle coppe europee, anche questa ipotesi si era fatta strada tra i tifosi, ma la società giallorossa potrà giocare in Europa nella prossima stagione. L’UEFA ha aperto già un procedimento simile per Athletic Bilbao-Spartak Mosca del 22 febbraio: l’inchiesta è stata aperta il mese dopo ed è tuttora in corso.