2018
Lo strano caso del Dottor Stefan e Mister De Vrij
De Vrij è un caso. La sua ottima stagione danneggia, paradossalmente i sogni europei dell’Inter, sua futura squadra, ma lo rende un professionista esemplare
Partiamo da un concetto scontato, ma neanche troppo. Stefan De Vrij è un professionista esemplare. Fino a quando vestirà la maglia biancoceleste, quindi fino al 20 maggio, farà il possibile per raggiungere l’obiettivo prefissato ad inizio stagione dalla squadra, anche se questo, paradossalmente, significa rovinare il proprio futuro. Con ogni probabilità il prossimo anno il difensore vestirà la maglietta dell’Inter, sua avversaria in questo finale di stagione e, più precisamente, nell’ultima giornata di campionato.
De Vrij sta giocando la sua migliore stagione da quando è nella società capitolina. I continui infortuni sono ormai un lontano ricordo, quest’anno è rimasto fermo ai box in una sola circostanza. L’olandese è una colonna portante della Lazio: i malumori per il mancato rinnovo hanno lasciato spazio a sontuose prestazioni condite da addirittura sei gol (un’ enormità per un difensore). E qui si pone il dilemma. Raggiungere un posto in Champions League con la Lazio significherebbe complicare notevolmente i piani dell’Inter, che dovrebbe sperare in un calo della Roma e scavalcarla in classifica. Un paradosso: se il campionato terminasse oggi, i nerazzurri si ritroverebbero impegnati in Europa League, e de Vrij, nonostante l’obiettivo di squadra raggiunto, dovrebbe continuare a rimandare il sogno Champions League.
Segna, esulta, sorride e lotta. Difficile, in una piazza come quella di Roma, che un calciatore prossimo all’addio, per di più a parametro zero, non venga preso di mira dai tifosi. Ma la professionalità di de Vrij ha conquistato tutti, anche chi, a gennaio, chiedeva di metterlo fuori rosa, deluso dall’atteggimento del calciatore, irriconoscente verso chi lo ha aspettato e supportato anche nei momenti più bui. La musica ora è cambiata, il difensore è concentrato sull’obiettivo biancoleste, per il futuro c’è tempo.