2018
L’arbitro Michael Oliver “inguaia” la Juve, il suo nome è già leggenda: ecco chi è
Michael Oliver, classe ’85, inguaia la Juventus contro il Real Madrid. Ecco chi è l’arbitro inglese che ha fermato i bianconeri nella corsa a Kiev
Il suo nome è già leggenda. Michael Oliver, arbitro inglese nativo ad Ashington e classe 1985, all’eta di 33 anni è stato suo malgrado protagonista di Real Madrid-Juventus e di alcuni episodi che rimarranno nella mente dei tifosi bianconeri e non. Il calcio di rigore assegnato al minuto 93 al Real Madrid nell’ultima azione e il conseguente cartellino rosso a Gigi Buffon per proteste nella sua ultima partita della carriera in Champions League gridano vendetta.
Oliver ha iniziato la carriera nel 2007, militando per tre anni nella English Football League, fino ad arrivare a essere un arbitro di Premier League nel 2010, all’età di 25 anni. Nel 2012, invece, la promozione diventando a tutti gli effetti un arbitro delle competizioni UEFA e FIFA. In questa stagione aveva già disputato una partita della Juventus nella fase a gironi della Champions League, conclusa per 2-1 a favore dei bianconeri contro lo Sporting Clube de Portugal.
Pesanti le dichiarazioni nei suoi confronti nel post-partita, sopratutto da Gigi Buffon: Non so se lo ha fatto per mancanza di personalità, ma un essere umano non può decretare così l’uscita di una squadra. Uno così al posto del cuore ha un bidone dell’immondizia. Se uno non si sente all’altezza di arbitrare certe gara è meglio che stia in tribuna con la famiglia a mangiare le patatine».
Pesantissime le pagelle dei quotidiani sportivi nei confronti dell’operato dell’inglese. Il Corriere dello Sport gli dà addirittura un 3, parlando di gravissimo errore che decide la qualificazione del Real Madrid. Tuttosport si mantiene appena sotto la sufficienza, con un 5,5 inerente ai dubbi sul calcio di rigore che rimarranno probabilmente in eterno. 4,5 invece il voto della Gazzetta dello Sport, che mette sotto accusa non solo l’episodio del calcio di rigore ma anche la gestione delle ammonizioni, ritenute troppo ‘facili’ sopratutto per gli standard arbitrali inglesi. Insomma, non proprio una gran serata per l’arbitro ‘ragazzino’.