Mijatovic, incubo Juventus: «In Champions festeggiammo con il loro champagne...» - Calcio News 24
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2018

Mijatovic, incubo Juventus: «In Champions festeggiammo con il loro champagne…»

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real madrid champions league 1998

Le parole di Pedrag Mijatovic, ex attaccante e direttore sportivo del Real Madrid, nel giorno della sfida con la Juventus. Dall’acquisto di Gonzalo Higuain nel 2007 a quel gol in finale di Champions League che condannò i bianconeri

Pedrag Mijatovic è ancora oggi uno degli incubi più ricorrenti per i tifosi della Juventus. Ma in pochi sanno che nella veste di direttore sportivo del Real Madrid fu decisivo nel portare in Spagna un talento ancora grezzo come quello di Gonzalo Higuain dal River Plate: «Nel gennaio 2007 ero il ds del Real. Mi avevano parlato di un talento ma volevo vedere con i miei occhi. Ricordo un derby col Boca in cui Gonzalo Higuain segnò: aveva movimenti, coraggio, chiedeva palla in quella guerra. Tutte cose che valgono più di un gol. Franco Baldini non era convinto, la scommessa è stata mia: convinsi Capello a non mandarlo in prestito e segnò reti decisive per il titolo. Non sentiva i fischi del Bernabéu: personalità e zero paura».

Nel corso dell’intervista con La Gazzetta dello Sport, l’ex attaccante dei madrileni ripercorre quella finale di Champions League del 1998: «Continuate a dire che era fuorigioco, ma guardate Pessotto: è fuori dall’inquadratura, potrebbe tenere tutto in gioco… Infortunato alla vigilia della finale? Non potevo rinunciare al sogno. Poi festeggiammo con lo champagne della Juve: sono stati dei signori a darcelo e ancora oggi ovunque nel mondo trovo un italiano che mi urla qualcosa. Se mi insulta mi giro dall’altro lato ma ormai fanno soprattutto battute. Gli interisti invece continuano a ringraziare».

Infine, la partita di questa sera all’Allianz Stadium: «Statistiche alla mano il Real le finali le vince e la Juve perde. Ma su due gare non c’è un avversario peggiore: i bianconeri pensano in 180′, gestiscono il tempo, interpretano i momenti mentre le altre squadre sono impazienti. Poi lottano insieme e insieme si rialzano. Quella sera la Juve ha visto l’incubo con i propri occhi, ha capito come e dove può fare il male il Madrid: è cambiata nell’esperienza. Il Real è più giù rispetto ad allora ma in Europa ha una tranquillità unica. Appartiene al club, ad esempio noi nel ’98 gestimmo la paura di trovarci di fronte Zizou e del Piero. Poi questo Real ha Ronaldo…».

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