La sfida della Roma con il Barcellona è il pretesto per Monchi per parlare dei giallorossi e della fame di titoli che si respira nella Capitale

Monchi non pensa a un suo possibile futuro a Barcellona, non pensa neppure al Siviglia,  focalizza la sua attenzione solo sulla Roma. Il direttore sportivo giallorosso ha risposto ad alcune domande in patria e ha parlato di come si trova nella Capitale. Non è del tutto felice perché la sua famiglia non è con lui, ma sente di crescere professionalmente e di migliorare ogni giorno di più. Inoltre, le gambe non gli tremano più quando si trova di fronte a Francesco Totti, ha ammesso di essersi normalizzato sotto questo aspetto: sa il peso che ha Totti, ma si comporta con sincerità con una persona semplice come il Capitano. «Roma è una società con un background e un impatto mediatico più alti di quanto mi aspettavo. Ha la pressione di un grande club, anche se non ha vinto molto. Le persone si aspettano grandi cose dalla Roma» è quanto ha ammesso Monchi.

La fame della Roma secondo Monchi

Dopo il sorteggio di Champions League l’andaluso disse che nessuno doveva prendere la Roma per morta. L’urna ha regalato il Barcellona, non proprio l’avversario più semplice da affrontare. Monchi ha detto che non vuole saperne di sentire le voci sulla Roma già spacciata nel doppio confronto coi blaugrana, lui e i suoi lotteranno anche se la possibilità di passare il turno diventerà risicata: «Il Barcellona è favorito, ma preferisco isolarmi e concentrarmi sul far vedere alla gente le opzioni che abbiamo». A AS Monchi ha rivelato pure che a Roma non hanno più bisogno di parole, ma di fatti. Lui cerca di trasmettere i suoi concetti e pensa che il risultato sia il più grande rinforzo di ogni politica: «Roma ha fame di titoli. La Roma ha molta risonanza e deve abbinare il suo livello di struttura proprio a quello. Vedo motivazioni speciali per Barcellona-Roma».