Il colombiano, tornato in campo dopo 3 mesi, ha deciso la difficile sfida con il Milan. Juan Cuadrado, l’arma in più di Allegri

Vittoria sofferta per la Juventus di Max Allegri che ha battuto un ottimo Milan e, sfruttando l’1-1 del Sassuolo contro il Napoli, ha allungato a +4 sugli azzurri. Allegri sperava di andare in vantaggio subito e sperava di costruire il successo contro i rossoneri sulla difesa. I piani del tecnico bianconero hanno funzionato a metà: Dybala ha sbloccato il match all’ottavo ma una disattenzione è costata il pari del grande ex Leonardo Bonucci. Nessun problema però perché il tecnico bianconero aveva già pensato, preventivamente, al piano B e al piano C, ovvero a Douglas Costa, entrato a inizio ripresa e a Juan Cuadrado, entrato dopo un’ora.

Il brasiliano è stato decisivo con le sue accelerazioni, il colombiano, rientrato in campo a più di 3 mesi dall’ultima volta (23 dicembre contro la Roma), è stato decisivo con il gol del 2-1 che ha rotto gli equilibri e ha consegnato la vittoria alla Juventus. Il giocatore, dopo l’intervento per pubalgia, non era al meglio e anche lo stesso Allegri si è detto sorpreso dal positivo ritorno in campo dell’ex Fiorentina. Il ritorno in campo del giocatore colombiano rappresenta una carta importante da sfruttare per Max Allegri anche nel doppio confronto contro il Real Madrid e nel finale di stagione.

L’esterno colombiano, con le sue accelerazioni, con i suoi guizzi e con quel pizzico di anarchia tattica, può essere l’arma in più dei bianconeri da qui a fine annata. L’uomo del destino bianconero stavolta è stato Juan Guillermo Cuadrado. La Juventus ha una rosa invidiabile e Allegri può attingerne a pieni mani, ponendo rimedio a un possibile errore tecnico-tattico e provando a cambiare l’inerzia delle partite anche nella ripresa perché, come ripete lo stesso allenatore, ci sono tante partite all’interno di una partita che dura sempre 100 minuti. Tutto giusto. D’altronde se nasci Cuadrado non puoi morire tondo. E Juan tutto questo lo sa.