2018
Sarri dopo il Genoa: «Andrei al palazzo a prendere il potere. La classifica mi fa effetto»
Vittoria per il Napoli contro il Genoa con Albiol. Maurizio Sarri ha parlato commentando il successo degli azzurri
Il Napoli ha battuto il Genoa per 1-0 grazie al gol di Albiol. Maurizio Sarri è intervenuto a Sky Sport commentando così il successo dei suoi: «Venivamo da due partite senza vittorie e siccome non siamo abituati a questi numeri dovevamo tornare a vincere e sapevamo che non sarebbe stato semplice perché con il Genoa quest’anno non ci sono mai partite semplici. Abbiamo fatto anche tanto trovando un gol, due pali e un salvataggio sulla linea perché loro concedono anche meno. Napoli meno brillante? L’altro ieri abbiamo guardato i dati e in A siamo quelli che corrono di più e fanno più accelerazioni. Il -2? Ci ha fatto piacere tornare alla vittoria e ci fa piacere, dopo 6 anni che la Juve a questo punto aveva già travolto il campionato, tenere aperta la Serie A».
Prosegue il tecnico azzurro: «Se mi fa effetto la classifica? Mi fa effetto perché non siamo più primi. Tensione esagerata dai miei? In allenamento no. Se oggi ammettete che abbiamo avuto un vantaggio giocando dopo lo 0-0 della Juve dovreste ammettere che nell’altro 90% dei casi abbiamo avuto uno svantaggio. Baricentro basso? Non credo perché il baricentro di oggi è uno dei più alti dell’anno. Loro hanno avuto 2-3 ripartenze di livello e questo rientra nelle loro caratteristiche. Oggi siamo entrati in campo con un pizzico di attenzione in più alla fase offensiva ma il Genoa ci ha riportato subito alla realtà. Siamo più barocchi? Il genio è al limite della follia. E’ vero che Dries ha calciato in porta e non ha messo in porta Callejon, nell’azione dopo ha messo in porta Albiol e agli attaccanti bisogna concedere un pizzico di egoismo. Milik? Lo vedo meglio rispetto all’anno scorso. Hamsik? Ha sentito qualcosa al flessore, vedremo per l’entità. Mario Rui? Crampi». Ai microfoni di Premium ha poi aggiunto: «Padroni del nostro destino? È difficile dirlo: se fosse per me, andremmo fino al palazzo a prendere il potere».