Dall’esperienza negli anni Novanta a Perugia allo Scudetto a Milanello, fino all’addio contestato e a uno Juventus-Milan in finale: la storia del rapporto Gattuso-Allegri

Gennaro Gattuso e Massimiliano Allegri si ritroveranno di fronte in Juventus-Milan a pochi anni dall’ultimo confronto da avversari. Gattuso stava giocando nel Sion, Allegri allenava il Milan e i due club disputarono un’amichevole tutta per Ringhio. Il rapporto Gattuso-Allegri, però, ha radici ben più profonde e ha attraversato momenti di euforia così come periodi di grossa crisi. Tutto ebbe inizio tra il 1995 e il 1997 a Perugia, quando il livornese era uno dei leader del Grifone mentre il calabrese aveva diciassette anni e si affacciava al grande calcio.

A Perugia i due ebbero poco tempo per conoscersi, anche perché tra loro correvano (e corrono, ovviamente) undici anni di differenza. Tredici anni dopo, Gattuso era una figura chiave del Milan e Allegri l’allenatore chiamato a risollevare la squadra dopo la parentesi Leonardo. Gattuso ristabilì il feeling con l’allenatore e segnò pure gol pesanti, riprendendosi una maglia da titolare andata persa col tecnico brasiliano. Il Milan vinse lo Scudetto e Gattuso sembrava destinato ad allungare la sua carriera rossonera, ma l’anno successivo le cose si misero male.

Si infortunò a un occhio e rimase fuori a lungo, in più il Milan perse la corsa Scudetto con la Juventus e a fine stagione ci fu un addio per tutte le vecchie glorie. Qualcosa con Allegri si era incrinato, tanto che il calabrese passò al Sion. In conferenza stampa con gli svizzeri disse: «La società voleva trattenermi, ma se chi comanda lo spogliatoio la pensa diversamente diventa difficile. Se ho fatto questa scelta, è perché non mi sentivo voluto da Allegri». Parole forti, che ancora oggi nutrono i rimpianti dei tifosi del Milan. Chissà come saranno gli umori al primo Juventus-Milan da allenatori, considerando che poi i due si giocheranno la finale di Coppa Italia.