Marcello Lippi, tecnico Campione del Mondo, ha detto la sua sull’Italia che fu e su quella che sarà

Lippi di calcio ne ha visto eccome, ad alti livelli e a tutte le latitudini. L’attuale commissario tecnico della Cina su è raccontato sulle colonne de Il Corriere della Sera, partendo dallo shock dell’Italia fuori dal Mondiale: «Rosichiamo. Ora è importante ricostruire una federazione che si occupi di calcio. E lo conosca». Altra musica rispetto alla sua Italia del 2006: «Era fantastica la situazione psicologica della squadra. C’erano una convinzione e un’autostima eccezionali. Poi successe quello che successe con Calciopoli ma non scalfì nulla».

Il discorso, quindi, si sposta sulle squadre di club, in particolari modo su Milan e Inter, finite nelle mani dei cinesi: «All’inizio pensavo fossero interessati a far crescere il movimento calcio, ma mai che avrebbero comprato società all’estero. Sono stato smentito. E Zhang e Suning li conoscono tutti, Yonghong Li non l’avevo mai sentito nominare prima». E il nuovo corso di Gennaro Gattuso sulla panchina del Diavolo: «Sa coinvolgere e motivare le persone che gli stanno vicino, qualsiasi cosa faccia». Ringhio ha appeso gli scarpini al chiodo da anni, il portiere della sua Nazionale, Gianluigi Buffon, ancora no: «Lasciamo fare a lui».