Il presidente dei giallorossi ha dichiarato: «Abbiamo avuto bisogno di una nostra radio ufficiale per combattere le altre nove»

James Pallotta torna all’attacco contro gli organi di informazione. E non è la prima volta che il presidente della Roma se la prende con i media. L’ultima volta un mese e mezzo fa, quando aveva detto che la stampa aveva manipolato le sue dichiarazioni a Londra sui tifosi e sulle telecamere installate all’Olimpico, salvo poi fare marcia indietro una volta che furono pubblicati i video. Stesso discorso per quanto riguarda, un paio di anni fa, le sue frasi su Totti, che avrebbe voluto continuare a giocare a calcio: smentite seccamente, prima poi della pubblicazione dei video. Inoltre qualche tempo fa aveva affermato che: «C’è un disegno dei media per affossare la società e l’allenatore».

Ospite della Sloan Sports Analytics Conference, a Boston, Pallotta ha preso parte nello specifico al segmento The Beautiful Game’s Global Reach, per analizzare lo sviluppo del calcio e delle attività manageriali delle società calcistiche in Europa, e ha detto: «Abbiamo avuto bisogno di una nostra radio ufficiale per combattere le altre nove che sparano mer… tutto il giorno». Poi si è soffermato sulle Academy giallorosse nel mondo, fiore all’occhiello del club negli Usa e sul machine learning, ossia le enormi banche dati che aiutano gli scout a scoprire i talenti in base alle statistiche, raccontando che la Roma ha due gruppi di lavoro di cui fanno parte anche due donne. Pallotta, che manca dall’Italia da settembre, potrebbe tornare per il ritorno contro lo Shakhtar del 13 marzo, ma ancora non c’è conferma.