Lorenzo Insigne è uno dei maggiori talenti del calcio italiano e la sua storia è finita perfino sul The Players’ Tribune

La storia di Lorenzo Insigne sarebbe perfetta per una sceneggiatura cinematografica: la famiglia di origini umili, il sogno di imitare Ronaldo e la maglia della sua città, Napoli, indossata nello stadio che fu di Diego Armando Maradona. Il numero 24 non ha vissuto il mito del Pibe de Oro, è cresciuto a pane e Ronaldo, chiedendo e ottenendo le stesse scarpe del Fenomeno, poi però, da adulto, si è pentito ed è tornato sui suoi passi.

«Visto che io non sono cresciuto negli anni del mito di Maradona, in quegli anni seguivo Ronaldo. Mio padre mi regalò le sue scarpe: per me erano un sogno e le tenevo con cura. Mio padre, invece, è cresciuto nel mito di Maradona: Diego a Napoli è un Dio e chiedo perdono ad entrambi». E, quindi, l’altro sogno, quello di giocare al San Paolo, cullato nei pomeriggi in cui Lorenzo, da giocatore del settore giovanile, faceva da raccattapalle: «Pensavo che sarei morto felice se avessi avuto la possibilità di giocare una partita in quello stadio». Infine l’ennesima dedica al Napoli che ha tanto creduto in lui: «E’ nel nostro cuore, scorre nel nostro sangue. Devo tanto alla società perchè mi è stata vicina nei tempi duri, quelli della C e della B».

When scouts discarded Lorenzo Insigne because of his height, his dream to play for SSC Napoli only grew stronger.

His story: https://t.co/tYrT0N7f46 pic.twitter.com/xEo8qZBdEa

— Official SSC Napoli (@sscnapoli) February 19, 2018