2018
Chi è Amin Younes, il nuovo acquisto del Napoli
Il Napoli ha scelto: è Amin Younes il primo rinforzo per Maurizio Sarri. Anticipato l’approdo del calciatore tedesco dall’Ajax, ecco il suo profilo dettagliato
Amin Younes. Questa è la scelta del Napoli, con il presidente Aurelio De Laurentiis che si è speso in prima persona per anticiparne l’arrivo: già raggiunto da giorni l’accordo contrattuale con il calciatore in regime di svincolo dal prossimo giugno, il club partenopeo ha indennizzato l’Ajax con circa cinque milioni di euro per convincerlo a privarsene sin da subito. Younes è in arrivo in Italia per sostenere le visite mediche e già domenica potrebbe assistere alla gara tra Napoli e Bologna dalla tribuna del San Paolo, per poi mettersi a regime dalla prossima settimana e magari strappare la convocazione per la trasferta di Benevento, quando mister Sarri dovrà iniziare ad attivare le rotazioni per preparare al meglio la prossima serie di impegni ravvicinati.
Chi è Amin Younes
Figlio della Germania multiculturale, quella che da generazioni integra la diversità per renderla parte strutturale della propria società: gli effetti non potrebbero che riversarsi anche in ambito sportivo, dove la nazionale campione del mondo è un amalgama di colori che permette – ad esempio – di rifornirsi di interpreti alla Leroy Sané, indiziato alla conquista di uno delle prossime edizioni del Pallone d’Oro. Tra gli altri, s’intende: perché la lista è lunga e comprende anche Amin Younes, nato in Germania e di origini libanesi, parte di un nucleo familiare integrato nel tessuto tedesco. Dovrebbe – o se volete potrebbe – prendere spunto l’Italia, il cui processo è invece ancora ostacolato da retaggi che non hanno senso di esistere: l’effetto sportivo è soltanto uno dei tanti, con una nazionale di calcio – se vogliamo riferirci all’attualità – che non riesce a rigenerarsi e trovare talenti che possano rilanciare l’intero movimento.
Amin Younes, il calciatore
Talento e dribbling, se vogliamo descriverlo in due parole: ambidestro che predilige agire sulla sinistra, nel Napoli di Sarri dunque un ideale vice-Insigne, fa della qualità e della padronanza dei fondamentali i suoi tratti distintivi. Punta l’uomo con costanza, forte della sua confidenza con il dribbling, anche a costo di esagerare: si è strutturato nell’Ajax, in un calcio olandese che per filosofia vive di attacco. Di meccanismi offensivi sperimentati e collaudati fino a rasentare la perfezione: elemento comune quel 4-3-3 interpretato essenzialmente in chiave offensiva, con i blocchi che si muovono simultaneamente per creare la superiorità numerica ed alimentare la produzione offensiva. Classe ’93, vanta già una considerevole esperienza internazionale: pochi mesi fa ha disputato la finale di Europa League persa dal suo Ajax contro il Manchester United di José Mourinho, incluso da Joaquim Loew nella spedizione che si è aggiudicata la recente Confederation Cup del 2017, occasione in cui ha anche messo a segno una rete nella semifinale con il Messico.
Younes, pregi nel Napoli di Sarri e…
Descrivendone le caratteristiche abbiamo in parte già tracciato quelle coordinate che potrebbero servire non poco al Napoli di Sarri: nella lunga carreggiata dell’Ajax in Europa League, nella scorsa edizione, Amin Younes ha messo a segno quattro reti ed altrettanti assist, produzione che può fare al caso del Napoli quando ci sarà da far rifiatare i cosiddetti titolarissimi. I quali, senza girarci troppo intorno, saranno chiamati in causa più per coltivare il sogno scudetto – contro una Juventus che ancora una volta non molla un centimetro – che per fare strada in Europa League. Ad ogni modo obiettivo del club. Nove i suoi assist nella passata Eredivisie: elemento che fa pensare possa essere in grado anche nel campionato italiano di capitalizzare la sua propensione al dribbling. In altre parole, pare più pronto e dalle attitudini più inclini rispetto allo spaesato Ounas ed alle incomprensioni che hanno tenuto per mano l’esperienza di Giaccherini all’ombra del Vesuvio.
E difetti?
Andiamo dritti al punto: ultima gara disputata da Amin Younes è in data 5 novembre 2017. Eredivisie, sfida casalinga con l’Utrecht. Poi l’infiammazione al ginocchio che ne ha compromesso l’impiego: Younes non mette piede in campo da quasi tre mesi ma al Napoli serve sin da subito, altrimenti non avrebbe avuto alcun senso anticiparne l’approdo. Occorrerà per aumentare la qualità nelle rotazioni di Sarri, per garantire al tecnico un nuovo strumento offensivo. A questo primo punto interrogativo ne va sostanzialmente aggiunto un altro: la piena adattabilità al calcio di Sarri. Alla Nasa sarriana. Anche Insigne per intenderci, che già aveva avviato questo percorso sotto la gestione Benitez, ha dovuto apprendere l’abbinamento delle due fasi di gioco: quella offensiva, senz’altro, ma contestualmente legata al sostegno alla fase difensiva. Equilibri, nel caso del Napoli di Sarri, studiati maniacalmente: non c’è spazio alcuno per l’improvvisazione. Chiedere ad Ounas, nel caso, i cui commenti in merito di Sarri sono sempre stati positivi sull’espressione del talento ma del tutto negativi sulla predisposizione al lavoro di squadra. Che resta il reale valore aggiunto della banda Napoli.
Il Napoli non si ferma a Younes
Non soltanto Amin Younes nelle idee del club partenopeo: il direttore sportivo Cristiano Giuntoli lavora a stretto contatto con il Sassuolo per strappare al club emiliano Matteo Politano. L’esterno neroverde, dopo il rifiuto di Verdi, è balzato in vetta alla classifica di gradimento di Maurizio Sarri: stimato proprio per il discorso appena svolto in tema Younes, ossia l’attenzione all’equilibrio di squadra. Trattativa che ha trovato un’apertura sulla base di venti milioni di euro ed il prestito di Ounas – con possibile inserimento di Inglese al termine della stagione e la conseguente rivisitazione della parte cash dell’operazione – ma che resta complessa per via della volontà del Sassuolo, che preferirebbe espressamente trattenere il calciatore fino a giugno. La volontà di Politano però è opposta ed il pressing sul club da parte del suo entourage è via via più massiccio: manifestata la piena volontà di non perdere il treno che porta a Napoli, di giocare sin da subito per lo scudetto e per i massimi obiettivi. Le alternative sono le solite: Gerard Deulofeu, in uno stand-by oramai perpetuo, con la soluzione che non scalda l’animo di Sarri per via delle consuete questioni tattiche, sullo sfondo la pista Lucas Moura. Ore roventi, possibile doppio colpo in arrivo per Sarri.