La storia di Emmanuel Eboué, ex Arsenal e Galatasaray, che ha perso tutto

Un passato da calciatore di primo piano a livello internazionale, una storia da protagonista sui campi di mezzo mondo: Emmanuel Eboué ce lo ricordiamo – come fosse ieri – con le maglie di Arsenal e Galatasaray. A 34 anni, l’ivoriano era sparito dai radar da un po’. L’età non più giovanissima a tagliarlo fuori dal giro che conta? Non solo. Come ha confessato in un’intervista al Mirror, infatti, Eboué è entrato in un vortice negativo dopo il divorzio dalla moglie, a cui ha dovuto consegnare anche le chiavi della sua villa. Ecco le sue parole: «Non posso pagare i soldi per un avvocato. È la mia casa. Ho sofferto per comprarla e ora sono spaventato. Non ho intenzione di vendere i miei vestiti o quello che ho e combatterò fino alla fine perché non è giusto. Solo Dio può aiutarmi. Accetterei l’aiuto di chiunque, ma se il mio vecchio club, l’Arsenal, volesse darmi una mano sarei veramente tanto felice. Magari potrei aiutare i giocatori più giovani».

Eboué ridotto a dormire sul pavimento di casa di un amico, perché i «soldi che ho guadagnato li ho mandati a mia moglie per i nostri figli. In Turchia ho guadagnato otto milioni di euro. Li ho inviati tutti a casa». Non una bella situazione. E allora ecco che in suo soccorso è arrivato il Galatasaray, suo club dal 2011 al 2015. Ad annunciarlo è stato Fatih Terim, l’Imperatore, che alla CNN turca ha dichiarato: «Abbiamo sentito le notizie su Eboué, faremo tutto il possibile per aiutare un amico. Gli affideremo il ruolo di vice allenatore nell’Under 14 della squadra». Nell’offerta è compreso anche l’usufrutto di una casa. Una storia a lieto fine, una storia in perfetto clima natalizio.