2017
Milan, Bonucci resta: non è Balotelli
Perché le voci su un addio di Bonucci al Milan non sono da prendere sul serio
Le voci circolate nella giornata di ieri, sul presunto mal di pancia di Bonucci – tale a quanto pare da convincerlo a mollare il Milan già a gennaio – hanno messo in subbuglio un’intera tifoseria. Da una parte l’orgoglio di chi quel capitano di provenienza bianconera non l’ha mai veramente accettato («Che se ne vada, ha fatto solo danni»); dall’altra l’incredulità di chi in un addio del genere vedrebbe un ridimensionamento tale che «è meglio non pensarci».
Dove sta la verità? Spesso a metà strada. La presa di posizione ufficiale del club smentisce la possibilità di un addio, ma avalla di fatto la sensazione che l’umore non sia dei migliori («sta lavorando con i compagni per riscattarsi»). Ed è proprio questo leggerissimo, impercettibile mal di pancia, la clausola di salvaguardia per i tifosi del Milan. Chiunque conosca Bonucci sa che non getterebbe mai la spugna, non adesso. Non dopo l’affetto dimostratogli dai tifosi, non dopo le prestazioni opache di questi primi mesi.
Se c’è un Balotelli che dice non volerne sapere di aiutare il Milan per com’è messo adesso, di non aver più voglia di fare da parafulmini ai problemi della squadra che dice di amare, dall’altra c’è il carattere opposto di un uomo che dell’essere leader ha fatto la sua cifra stilistica. Non si è capitani se si abbandona la nave quando il mare è in tempesta. Per questo, tifosi del Milan, state tranquilli. Bonucci resta, perché non è Balotelli.