2017
Ciciretti-Napoli, ragioni e dettagli dell’operazione
L’attaccante del Benevento Amato Ciciretti nel mirino del Napoli: motivazioni e parametri della possibile operazione di calciomercato
Protagonista mancato anche lui: Amato Ciciretti, calciatore di punta della neopromossa Benevento, ha finora mancato il grande appuntamento con la Serie A. Qualche sprazzo di classe lasciato qui e lì in un mare di discontinuità: il primo storico gol dei campani nella massima serie calcistica italiana, una perla realizzata al Marassi sul campo della Sampdoria che aveva fatto intendere tutt’altro scenario, poi la punizione con cui ha beffato Szczesny allo Juventus Stadium prima di incassare la rimonta bianconera. Contorno di un piatto ricco dei soliti limiti, emersi già nella fase finale della scorsa gloriosa stagione sannita: problemi muscolari che gli hanno negato l’impiego dal primo minuto in ben nove partite sulle diciassette disputate dal Benevento: una percentuale del 53% che condiziona oltremodo la sua affermazione. Ma il Napoli…
Napoli, mani su Ciciretti
Già noto l’interesse estivo, o meglio il considerevole gradimento del direttore sportivo partenopeo Cristiano Giuntoli, ogni discorso pareva essere raffreddato al cospetto delle discontinuità precedentemente descritte. Il Napoli invece ha scelto di accelerare nelle ultime ore: raggiunto un accordo di massima con il calciatore per un contratto quinquennale, giova ricordare come il legame di Amato Ciciretti con il Benevento vada in scadenza al prossimo giugno. Ragion per cui, come da regolamento, il diretto interessato può pre-accordarsi con un futuro club già dal primo gennaio, per poi apporre le firme sul nuovo contratto da febbraio. La domanda che ora si pongono in tanti – dando per assai probabile la buona riuscita dell’affare – inerisce al carattere temporale dell’operazione: Ciciretti-Napoli si fa a gennaio oppure a giugno? Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, il calciatore non rientra nelle priorità del club partenopeo per la sessione invernale di calciomercato. A meno che non si apra un altro scenario: il Napoli potrebbe desiderare di compensare il Benevento – che altrimenti come da regolamento perderebbe il calciatore a parametro zero – con una somma tra uno e due milioni di euro, anticipando sostanzialmente l’approdo a gennaio.
Napoli-Ciciretti, le ragioni
Restiamo nell’ipotesi A: accordo per giugno da svincolato, contestuale arrivo in avvio della prossima stagione. Il Napoli a quel punto sceglierebbe di tenere in rosa Amato Ciciretti o di utilizzarlo come pedina di scambio in future trattative con altri club? Esempio: l’idea è quella di prendere un esterno attualmente più accreditato, Domenico Berardi e Simone Verdi sul taccuino di Giuntoli. A quel punto Ciciretti, prelevato a parametro zero, potrebbe finire al Sassuolo o al Bologna per abbassare la parte cash da riconoscere alle società nel contesto dell’operazione. Generando così quella che a tutti gli effetti va inquadrata, seppur per vie parallele, una vera e propria plusvalenza di mercato. L’ipotesi B: l’anticipo dell’approdo, previo riconoscimento di una somma al Benevento. Dovesse realmente concretizzarsi tale scenario, allo stato dell’arte meno probabile rispetto all’altra ipotesi già dettagliata, il Napoli potrebbe pensare di aggregarlo alla rosa di Maurizio Sarri, organico – come noto – alla ricerca di alternative di valore che possano accrescere la qualità delle rotazioni, ad oggi inferiori a quelle che ad esempio possono vantare Juventus e Roma. Sempre ammesso che Ciciretti possa riuscire nell’intento e che il Napoli non scelga già per gennaio di prelevare un esterno offensivo di caratura maggiore a quella del calciatore giallorosso.
Ciciretti al Napoli: l’impiego
Anche perché poi va considerata la particolarità del Napoli attuale: nella gestione Sarri alcune seconde linee, ieri come oggi, faticano ad entrare effettivamente nelle rotazioni del tecnico partenopeo. Non ci sono riusciti Pavoletti e Zapata, per intenderci, che oggi bene fanno a Cagliari e – soprattutto – nella Genova sponda blucerchiata. Ad onor del vero non è riuscito nell’intento neanche il talento puro di Manolo Gabbiadini, che dopo le incoraggianti pagine dell’era Benitez è stato accantonato e poi inevitabilmente ceduto, destinazione Southampton. Il calcio aureo di Maurizio Sarri non fa sconti: o dimostri di poterne essere all’altezza nelle letture e nell’ambizione, negli automatismi e nell’applicazione, o vieni inevitabilmente tagliato fuori. Quesito che, non si offenderà nessuno, va inevitabilmente applicato anche al caso di Amato Ciciretti. Senza voler dare oggi una risposta che implicherebbe di possedere la fatidica palla di vetro. No, non facciamo gli indovini ma i giornalisti. Ed in quanto vale vi abbiamo riportato dei casi di calciatori che, seppur pacificamente più quotati dell’esterno sannita e di differente valore di mercato, non sono poi stati in grado di lasciare traccia nella macchina sarriana.
Benevento e paracadute…
In casa sannita, lo dice con estrema forza la classifica, è già tempo di guardare avanti. Al futuro più che ad un presente disastroso: salvo miracoli che ad oggi ci consentirete di non poter prevedere, il Benevento è tagliato fuori dal discorso salvezza e può già programmare la prossima stagione. Dovesse ripartire dalla Serie B andrebbe a percepire il cosiddetto paracadute, un sostegno di carattere economico ora riconosciuto a quei club che retrocedono in cadetteria per consentirgli di mantenere intatto un percorso di programmazione, al netto della perdita economica derivante dai diritti televisivi, giocoforza decisamente più consistenti in Serie A che in B. Il Benevento, che è nella massima serie soltanto da un anno, andrebbe a percepire una cifra tra i 10 e i 12 milioni di euro. Tesoretto a cui potrebbe essere aggiunto l’indennizzo Ciciretti per generare dunque una somma da cui ripartire: serviranno innesti di livello, anche per compensare gli investimenti poco fortunati effettuati nella scorsa estate, causa primaria dell’attuale fallimento sportivo. Non doveva andare così: più di tutto pesa la gravità della grande occasione persa. A tutti i livelli. Work in progress insomma, ma lasciarsi scappare il calciatore a parametro zero, in una stagione in cui difficilmente ci sarà tanto altro da dire, non conviene davvero a nessuno.
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