2009
Bologna, Grassani: “Col fallimento pilotato la nuova società manterrebbe il parco giocatori”
L’Avvocato Mattia Grassani ha spiegato a Repubblica.it come il Bologna potrebbe fare per mantenere la serie A se non vi fosse in questi giorni un nuovo imprenditore pronto a rilevare il Bologna sobbarcandosene i debiti, dopo il caos-Porcedda di questi ultimi giorni: “Il fallimento pilotato è una delle soluzioni per sopravvivere. Ovvio, l’augurio è che il Bologna ce la faccia e venga rilevato da un imprenditore all’altezza. Ma occorre preparare una soluzione paracadute. Questo è l’unico strumento che consente di non perdere la categoria sportiva: in tutte le altre ipotesi, dal lodo Petrucci al fallimento tradizionale, il rischio è che o si riparte due categorie sotto o si precipita nei dilettanti. Occorre fare in fretta, intanto. Perchè l’iter parta bisogna che ci sia la dichiarazione di fallimento, o richiesto dalla società o dai creditoro. Immediatamente dopo la dichiarazione di fallimento, una volta autorizzato l’esercizio provvisorio dell’azienza da parte del tribunale, deve nascere una nuova società chiedendo subito l’affiliazione alla Federcalcio, quindi ci si deve impegnare a saldare i debiti sportivi del club fallito e non quelli fiscali, e nemmeno i debiti nei confronti dei fornitori o di terzi in generale, ed è un altro vantaggio non da poco. Col fallimento pilotato la nuova società manterrebbe intatto il parco giocatori. E non è poco”.