2017
Campopiano ci tiene: «Non sono io l’Oracolo Rossonero». Excusatio non petita
La vicenda del misterioso Oracolo Rossonero interessa i social: alcuni internauti tirano in ballo il community manager del Milan Pasquale Campopiano, che smentisce e a sua volta tira in ballo noi. Così però non vale…
Nella vita esisteranno senz’altro quesiti più interessanti, ma uno di questi nella testa dei tifosi del Milan negli ultimi giorni ha avuto la sua discreta rilevanza: chi è l’Oracolo Rossonero? Ora, per chi non lo sapesse, facciamo un breve riepilogo delle puntate precedenti: l’Oracolo Rossonero (@Oracolo_RN) è uno dei misteriosi account Twitter comparsi di recente in giro per il web. Sarebbe stato proprio quest’ultimo (il condizionale è d’obbligo quanto mai in casi come questo) a dare per primo la notizia della fantomatica lettera di diffida inviata da Mino Raiola al Milan e recante la minaccia di azioni legali per l’annullamento del contratto di rinnovo di Gigi Donnarumma sottoscritto in estate a causa di presunte vessazioni psicologiche ricevute dal giovane portiere rossonero al momento della sottoscrizione. Fin qui i fatti, poi i dubbi legittimi dei tifosi milanisti (e non solo).
Qualcuno ha avanzato l’ipotesi (a suo modo comprensibile) che a celarsi dietro il misterioso nickname di “Oracolo Rossonero” fosse un insider della società rossonera. Qualcun altro ha fatto il nome di Pasquale Campopiano che, per chi non ne fosse a conoscenza, è un giornalista autore del libro che ha raccontato nel dettaglio la cessione del Milan alla cordata cinese attuale proprietaria e da qualche mese anche community manager del club. Un dipendente del Milan insomma. Perché sia stato proprio lui il soggetto principale dei sospetti di alcuni internauti, non ci è dato saperlo (ma sarebbe interessante indagare in proposito). Fatto sta che la voce, da piccola che era, come spesso accade sui social, ha preso vigore nel giro di pochissime ore. È esattamente quello che noi (come altri) ci siamo limitati a raccontare per dovere di cronaca in un articolo: questo è il nostro lavoro, il collega Campopiano lo sa bene.
Leggi anche: MILAN: L’ORACOLO ROSSONERO È CAMPOPIANO?
L’Oracolo Rossonero e le smentite di Campopiano: facciamo chiarezza
Nell’articolo in questione, corredato nel titolo da tanto di punto interrogativo (abbiamo legittimamente posto una domanda, “Pasquale Campopiano è l’Oracolo Rossonero?”, ovvero la stessa che poi tanti tifosi si erano a loro volta posti nelle ore precedenti), non è rilevabile alcun giudizio di merito e nemmeno alcuna sentenza. Abbiamo riportato un dubbio legittimo di moltissimi utenti che in quanto tale meritava attenzione. La giusta attenzione: né troppa né troppo poca. L’argomento non sarà di interesse massimo, ma non per questo va trascurato a prescindere. Del resto scriviamo di calcio, l’argomento più serio tra i meno seri al mondo, non di medicina o politica internazionale, di cos’altro dovremmo mai interessarci? Se il fatto che un account Twitter misterioso nato meno di una settimana fa lanci una indiscrezione bomba anticipando addirittura il primo quotidiano nazionale non è già di per sé una notizia, cosa mai dovrebbe esserlo?
Oltretutto all’interno del medesimo articolo in cui riportavamo dei dubbi dei tifosi è presente anche la smentita dello stesso Campopiano. Un lavoro giornalistico completo cioè (ma non dovremmo essere certo noi a dirlo): notizia e smentita, entrambe con la stessa identica rilevanza. Il nome del community manager rossonero è stato accostato alla vicenda dell’Oracolo, certo, ma a tirarlo in ballo non siamo stati noi. Sono state le voci incontrollate degli ultimi giorni. Per questa ragione la replica di Campopiano, ieri, ci ha leggermente spiazzati:
Evidentemente non sono stato abbastanza chiaro, visto che leggo su @cmdotcom e @CalcioNews24 ancora il mio nome accostato alla vicenda @Oracolo_RN. Io quando dovevo fare l'insider, ci ho messo la faccia, il nome e il cognome. Deontologia professionale mi impone altro adesso #STOP
— Pasquale Campopiano (@paskampo) December 15, 2017
Il collega, infatti, parla anche di noi, come se tutti loro non esistessero:
È un nuovo insider milanista e qualcuno dice sia campopiano. Non so cosa sia quello screen ma sembrano solo i suoi "dati" su twitter. Grazie cmq 😉
— 👀 (@frin86) December 14, 2017
https://twitter.com/Salvo__94/status/941294435819716609
@semprepositivo3 Secondo lui è campopiano davvero 😂 pic.twitter.com/PGxLt5e47r
— 👀 (@frin86) December 14, 2017
https://twitter.com/maicuntent/status/941286594962739200
Ditemi che è davvero di Campopiano quell’account.
Vi prego! Piuttosto mentitemi.— Gianni (@Giannifrn) December 14, 2017
no, aveva anticipato qui la notizia prima di tutti, lei compresa, pare sia uno interno alla società. ….dicono Campopiano
— Fabio (@Fabio999999) December 14, 2017
Se l'Oracolo fosse Campopiano alludono che questa sia tutta una messa in scena per sviare il tifoso da altri problemi.
— Simone Fracassi 🇪🇺🇮🇹 (@Simfrac) December 14, 2017
A quanto pare l'oracolo rossonero è Campopiano
— 《Victor Panike》 (@VictorPanike) December 14, 2017
E potremmo andare avanti per ore…
Campopiano è l’Oracolo Rossonero? Excusatio non petita
Quello che però soprattutto ci sorprende è che non una, ma più volte, Campopiano abbia sentito il bisogno di smentire una voce nata e cresciuta sul web, tirando in ballo semplicemente chi quella voce si limitava a raccontarla con assoluto senso critico e senza avanzare concretamente ipotesi alcuna. Proprio lui, che di comunità virtuali si occupa per lavoro, avrebbe dovuto conoscere bene la fonte delle perplessità riportate. Tanto più che molti degli internauti insospettiti si erano già rivolti a lui (alcuni lamentano di essere stati addirittura bloccati). Da qui la necessità della prima smentita, accuratamente riportata nel nostro articolo.
Che poi, con tutti i problemi del Milan nell’ultimo periodo (ufficiale ieri la bocciatura del Voluntary Agreement da parte della UEFA, tra le altre cose), possa essere il volersi dissociare a tutti i costi da un account di nemmeno duemila followers il primo pensiero di uno dei responsabili della comunicazione rossonera, ci lascia effettivamente riflettere parecchio. Diciamo che se prima non c’erano assolutamente sospetti a riguardo da parte nostra (perché mai Campopiano avrebbe dovuto “lavorare” contro la stessa società di cui è dipendente? Assurdo, almeno a una analisi superficiale) e ci eravamo semplicemente limitati a riprendere i dubbi (più o meno sensati) di tanti, ora qualche domanda potremmo anche porcela, nel pieno rispetto ovviamente del lavoro altrui e senza trarre conclusioni. Del resto, dicevano i latini: “Excusatio non petita, accusatio manifesta”.