2017
L’arma vincente della Juventus: rotazioni vincenti in difesa con Benatia unico intoccabile
Nelle cinque partite di fila senza subire gol. Allegri ha sempre cambiato schieramento costruendo la difesa su Medhi Benatia
Non è un caso se la difesa juventina è rimasta intatta contro attaccanti del calibro di Messi, Mertens ed Icardi. Dopo un avvio incerto sia sul piano del gioco e poi soprattutto sul piano difensivo, Allegri sembra aver trovato la formula vincente per garantire alla Juventus la solidità difensiva che ha caratterizzato gli ultimi sei anni. Come ha confermato lo stesso Andrea Barzagli: «Adesso facciamo una corsa in più e prima non accadeva. Aiutano tutti.» La vera novità, però, non sta nella ritrovata compattezza difensiva ma nel cambiamento continuo della retroguardia bianconera: Allegri ha ruotato tutti gli interpreti, al di là che lo schieramento presentasse una linea a tre o a quattro e nell’unico caso in cui la linea difensiva è rimasta la stessa (De Sciglio-Benatia-Chiellini- Asamoah, sia contro il Napoli che contro l’Inter) a cambiare è stato il portiere.
Nel mezzo un vortice di cambiamenti, indotto sia da infortuni che da scelte tecniche: si è visto Barzagli nella doppia veste di terzino destro e centrale, Asamoah e Alex Sandro che si alternavano sulla fascia destra mentre De Sciglio diventava sempre più padrone di quella opposta. Il difensore più utilizzato è Benatia, sempre sceso in campo, mentre Rugani registra solamente una presenza (contro il Barcellona) al pari dello sfortunatissimo Howedes, schierato unicamente contro il Crotone per via dei suoi guai fisici.
La Juventus sembra aver trovato la chiave di volta per l’intera stagione, se riuscirà a mantenere questo trend anche in Champions League sicuramente sarà in grado di togliersi ulteriori soddisfazioni durante la stagione.