Milan in avaria: il futuro della coppia Fassone-Mirabelli è appeso a un filo. Con l’uscita di scena di Yonghong Lì e l’intromissione di Elliott, decisivo sarà il ruolo di Andrew Singer al comando

Fino a qualche mese fa parevano gli unici punti fermi di un Milan in continua rivoluzione, tra mercato e novità societarie. Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli c’erano ancora prima che fosse ufficiale la cessione del club rossonero da parte di Silvio Berlusconi a Yonghong Lì e ci sono ancora nonostante tutto… chissà ancora per quanto. Sì, perché stando ai gossip di giornata, la loro posizione sarebbe tremendamente in bilico. L’amministratore delegato Fassone, chiamato a dare forma al progetto industriale del nuovo Milan, come ammesso ieri, non è riuscito ad evitare al club la scure del Fair Play Finanziario, a questo punto quasi sicuramente inesorabile. Non va meglio al direttore sportivo Mirabelli, autore di un mercato fino a questo momento bocciato quasi in toto dai tifosi e, soprattutto, dai catastrofici risultati sportivi. Solitamente, quando la barca affonda, il capitano resta al timone fino all’ultimo: al duo Fassone-Mirabelli però ciò potrebbe non essere nemmeno permesso…

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Lo riporta stamane Il Tempo, anticipando quello che potrebbe essere il futuro nebuloso del Milan. Qualora Yonghong Lì non dovesse riuscire a ripagare il proprio debito con il fondo Elliott, difficilmente gli sarà permesso di continuare a gestire la società liberamente: la stessa Elliott non ha interesse alcuno nel perdere quasi interamente il proprio investimento. Il fondo statunitense così potrebbe decidere di mettere le mani sul club rossonero (scenario già ampiamente previsto dalla maggior parte degli analisti economici) e porvi al comando qualche uomo di fiducia. A gestire le manovre, da dietro il sipario (ma nemmeno troppo), sarebbe in quel caso Andrew Singer, il figlio del numero uno di Elliott, Paul, grande appassionato di calcio e noto tifoso dell’Arsenal. Come in una rivisitazione tremendamente realistica di Football Manager potrebbe essere proprio Singer junior a decretare la fine milanista della premiata coppia Fassone-Mirabelli per assumere lui il comando delle operazioni di recupero del Titanic rossonero.