Cairo sfida il Milan: «Voglio la prima vittoria. Belotti? E' pronto. Sul calcio italiano...» - Calcio News 24
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2017

Cairo sfida il Milan: «Voglio la prima vittoria. Belotti? E’ pronto. Sul calcio italiano…»

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Le parole del presidente del Torino, Urbano Cairo, sul momento dei granata, su Belotti e sul futuro del calcio italiano

Il Torino affronterà il Milan domenica prossima e Urbano Cairo spera di centrare la prima vittoria della sua era contro i rossoneri. Il presidente ha parlato a “Sky Sport” a margine della sua nuova iniziativa editoriale: “Il Corriere della Sera – Torino”. Queste le sue parole sul momento di Belotti, sul Milan e non solo: «Belotti? Ha avuto un momento di silenzio che è durato tanto e domani parlerà in un’intervista. E’ un giocatore importante per noi e il nostro capitano ed era importante che si mettesse a dire la sua. Sta bene e ci sta che uno in una partita possa fare molto bene e questo campionato può essere il suo grande Mondiale. Ora è importante che faccia vedere le cose che sa fare e secondo me può tornare a fare 26 gol, come l’anno scorso. L’ho visto bene e stasera era anche con noi ed era una cosa positiva e secondo me farà grandi cose: è pronto a ritrovarsi pienamente. Battere il Milan? E’ l’unica grande che non abbiamo mai battuto con me alla presidenza, in casa e fuori. E’ molto importante fare una grande partita come abbiamo fatto con l’Inter, poi i risultati sono imprevedibili ma se fai una grande prestazione è più probabile fare risultato».

Prosegue il presidente parlando del futuro del calcio italiano: «Lega? Tavecchio secondo me doveva dimettersi e l’ho anche detto prima delle dimissioni perché non andare ai Mondiali dopo 60 anni è un fallimento e non potevano esserci solo delle riflessioni ma c’era bisogno del corpo tecnico. Avremo poi un’assemblea di Lega per eleggere il presidente e i consiglieri. Se le cose andranno bene poi le cose saranno più facili in consiglio federale. Malagò? Non ho parlato con lui e non voglio fare della dietrologia. Non ha il desiderio che le cose vadano male per avere secondi fini, mi sembra una persona franca e leale. E’ importante, anche per un fatto di immagine, eleggere il presidente di Lega. Dopo l’elezione avremo fatto dei passi avanti importanti, poi vedremo come evolveranno le cose. Dobbiamo dare un cambiamento concreto al calcio perché dopo la vittoria del Mondiale nel 2006 non abbiamo fatto molto bene. La mia figura preferita per la presidenza della Lega? Io sono in una commissione che sta esaminando i potenziali candidati ma non voglio fare nomi. Lunedì andremo in assemblea e poi sveleremo i nomi».

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