Tavecchio preme per il sì di Ancelotti come nuovo c. t. della Nazionale entro lunedì per riuscire a rimanere in sella, l’ex tecnico del Milan però ha un contratto importante e chiede ampie garanzie

Lunedì è il giorno X: Carlo Tavecchio potrebbe incassare o no la fiducia del Consiglio Federale e, dopo la disfatta Mondiale e l’esonero di Giampiero Ventura da commissario tecnico della Nazionale, giocare l’ultima carta per la riconferma. La verità è che nello Statuto Federale non esiste affatto l’istituto della fiducia (o della sfiducia) nei confronti del presidente della FIGC. L’unico modo possibile per portare Tavecchio alla decadenza sarebbe quello delle dimissioni della maggioranza del Consiglio (leggi anche: FIGC: via Tavecchio? Ecco come). Ipotesi peraltro già accantonata, visto che solo Damiano Tommasi (presidente Assocalciatori) spingerebbe per tale soluzione, mentre tutte le altre parti (allenatori, arbitri, leghe calcistiche) sarebbero piuttosto propense a lasciarsi convincere ancora da Tavecchio. Lo stesso presidente del CONI Gianni Malagò, che aveva tra le righe invitato il numero uno FIGC alle dimissioni qualche giorno fa, ha parlato ieri delle prossime scelte di Tavecchio.

Non è un mistero insomma che Tavecchio voglia giocarsi la carta Carlo Ancelotti quale prossimo c. t. azzurro per convincere tutti a sostenerlo ancora fino a fine mandato (2021). Il punto però è un altro: Ancelotti che fa? I maligni parlano di un tecnico fortemente bistrattato da Tavecchio stesso da una parte e dagli oppositori dall’altra, come riporta stamane La Stampa. Il presidente FIGC vorrebbe incassare il sì entro lunedì per salvare la poltrona davanti al Consiglio Federale, mentre gli oppositori politici (pochi) del numero uno federale vorrebbero indurre Ancelotti ad un ricatto: sì alla Nazionale, solo però con un nuovo presidente. La verità è che l’ex tecnico del Milan avrebbe un contratto pesante, servirebbe quindi, come per Antonio Conte, il sostegno di uno sponsor e proprio in questo senso di sta muovendo Tavecchio. Non è tutto, perché Ancelotti avrebbe chiesto carta bianca sul progetto: dagli stage a tutto il resto. Un ok basterà a convincerlo?