2017
Napoli-Milan vista da Rodriguez: «Al San Paolo per vincere»
Il Milan affronta il Napoli e Ricardo Rodriguez è uno dei pochi giocatori rinvigoriti dalla sosta: le ultime dalla Serie A dalla viva voce dello svizzero
Gli spareggi mondiali restituiscono al Milan un Ricardo Rodriguez in formato eroe nazionale. Ha segnato un gol decisivo con la Svizzera e ha salvato, al ritorno, la possibile rete del pari all’ultimo minuto. Adesso il terzino elvetico spera di poter marcare anche con il Napoli, sa che è più facile far segnare le punte ma a lui basta vincere, anche con un autogol. Rodriguez ha le idee molto chiare: «Andiamo al San Paolo per vincere. Loro sono forti, noi abbiamo qualità. Se vincessimo sarebbe la svolta per noi, ma anche in caso di ko non dovremo abbatterci, il calcio dà molte possibilità». Nelle partite con le big il Milan sta andando malissimo a livello di risultati, anche se secondo l’ex Wolfsburg bisogna aggiustare qualcosina in difesa e essere più freddi davanti. Il Napoli ha un attacco mostruoso e Rodriguez si mette in guardia, sa anche che il Milan è una squadra nuova e ha bisogno di tempo.
Ricardo Rodriguez terzino e centrale
Ricardo Rodriguez vuole giocare sempre. Montella lo ha provato anche come difensore centrale e allo svizzero la posizione piace, si mette a disposizione del tecnico e spera che anche al San Paolo lo faccia giocare dal primo minuto. Il Napoli domani cercherà punti per lo Scudetto, mentre per il Milan quel treno è passato; Rodriguez però crede ancora nell‘Europa che conta: «Non so se per la Champions League ci conviene passare dall’Europa League, ci sono meno partite ma sono tutte finali. Vogliamo finire in alto». A Il Corriere dello Sport RR parla anche della delusione Italia e pensa che non avrà ripercussioni sulla partita di domani o sul futuro del Milan. Nemmeno su Montella, a rischio fino a poche settimane fa. Sul tecnico e non solo Rodriguez conclude: «Il mister sta facendo bene. Sa spiegare le sue idee per tradurle in campo e mette impegno. Derby? Il rigore su D’Ambrosio non so se c’era, la palla era lontana ma si poteva dare».