Pirlo: «Ritiro? Non volevo trascinarmi in campo. Futuro? Farò il corso da allenatore» - Calcio News 24
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2017

Pirlo: «Ritiro? Non volevo trascinarmi in campo. Futuro? Farò il corso da allenatore»

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Andrea Pirlo torna a parlare a pochi giorni dal suo addio al calcio

Ha dato da pochi giorni l’addio al calcio, ma alle lezioni del Maestro Andrea Pirlo è sempre piacevole assistere, anche quando si consumano lontano dai campi di gioco. L’ex giocatore della Nazionale è stato intervistato da Sky Sport 24 direttamente dalla sua casa americana. Rispetto al suo stato d’animo dopo l’addio al calcio, il bresciano ha spiegato: «Ho sensazioni positive. Era da un po’ che pensavo a questa cosa. Si tratta di una scelta ponderata che arriva al momento giusto. Cos’ho provato quella sera? Un po’ di emozione perché era l’ultima partita, era l’ultima volta su un campo da calcio da calciatore. Avevo deciso già l’anno scorso alla fine del campionato: un po’ di acciacchi cominciavano a farsi sentire, non volevo arrivare a trascinarmi sul campo».

Pirlo ha parlato anche della sua esperienza in America: «Faceva sempre piacere essere apprezzato della gente: erano sempre contenti di vedermi in campo, anche quando calciavo un angolo c’era sempre una grande accoglienza. Mi hanno tratto come una star anche se non lo ero. Il soprannome The Maestro? Qualche volta l’avevo già sentito in Italia ma qui mi chiamavano così tutte le persone. Fa sempre piacere. Ho sempre pensato di venire in America, mi affascinava. Ho scoperto un movimento forte che ha voglia di migliorare: c’è grande passione e tutti i bambini iniziano a giocare a calcio, non più a football e baseball. Hanno tutto per arrivare in alto». Inevitabile una domanda sul futuro: «Starò qui fino alla fine dell’anno e poi tornerò in Italia e inizierà un nuovo percorso, una nuova vita, ma ancora non so cosa. Allenatore? Farò il corso, se arriverà la scintilla non lo so…Mi piacerebbe anche fare il dirigente perché mi piace vedere partite e giocatori. Amo il calcio, può essere una soluzione».

A proposito di allenatori, Pirlo ne ha avuti tanti in carriera, tutti egualmente importanti: «Tutti i miei allenatori hanno avuto grandi meriti nella mia carriera. Lucescu mi diede fiducia a 15 anni, Simoni all’Inter, Mazzone mi ha cambiato ruolo, poi anche Lippi, Ancelotti e Conte sono stati fondamentali»
Pirlo non nasconde la sua fede nerazzurra da piccolo, grazie al papà: «Da piccolo tifavo l’Inter grazie a mio papà. Idolo? Baggio. Ho avuto la fortuna di giocare con lui all’Inter e al Brescia. Era una persona stupenda dentro e fuori dal campo. Eravamo anche compagni di camera in qualche trasferta. Era bellissimo per me che ero un ragazzo stare in camera con il mio idolo»