2017
Mondiali 2026: candidature a prova di corruzione
Definite le modalità per ospitare i Mondiali 2026, prima edizione a 48 squadre. LA FIFA vuole evitare gli scandali di Germania 2006. Tutti i paesi avranno diritto di voto
Mentre il play-off Italia-Svezia occupa le pagine ed i pensieri di milioni di tifosi degli Azzurri, la FIFA pensa già a cosa succederà fra nove anni, ovvero ai Mondiali 2026. Il massimo organismo calcistico mondiale ha infatti reso note le linee guida che i paesi che intenderanno ospitare il primo torneo iridato a 48 squadre dovranno seguire.
Prima di tutto, alla luce degli scandali emersi in occasione delle candidature di Germania 2006 e Sudafrica 2010 che hanno portato a sconvolgimenti nel mondo del calcio, la FIFA ha voluto porre l’accento nel fare chiarezza sulla presentazione delle candidature, per spazzare via ogni dubbio e possibile tentativo di corruzione sul massimo evento sportivo mondiale. Punti che lo stesso Presidente Gianni Infantino, nel comunicato emesso in maniera congiunta con il segretario generale Fatma Samoura, ha tenuto a sottolineare: «Il processo di selezione del paese ospitante… non deve essere aperto a nessun tipo di dubbio. È responsabilità della Fifa verso il mondo del calcio condurre queste procedure di candidatura e selezione in modo etico, trasparente, obiettivo e imparziale. Quando sarà annunciato chi ospiterà la Coppa del Mondo 2026, ogni tifoso di calcio in tutto il mondo dovrà essere in grado di sapere perché questa scelta è stata fatta.»
Al momento, per l’edizione dei Mondiali 2026 sul tavolo vi sono la candidatura congiunta di USA, Canada e Messico e quella singola del Marocco. Se la “triplice alleanza” centro-nordamericana sarebbe una prima assoluta, per il paese del bacino del Mediterraneo si tratta del quarto tentativo di ospitare la rassegna. In caso di successo inoltre, il Marocco sarebbe il secondo paese africano ad ospitare la Coppa del Mondo. Sarà la prima volta che il paese ospitante verrà scelto da tutti i 211 membri della FIFA in occasione del congresso e non più semplicemente dai soli membri dell’ex Comitato esecutivo. La decisione verrà presa in occasione del 68° Congresso della FIFA, che si riunirà a Mosca il prossimo 13 giugno 2018, alla vigilia del match d’apertura dei Mondiali di Russia. Qualora non uscisse un “vincitore”, sarà possibile presentare, anche per altri paesi, la candidatura nei due anni successivi, aprendo le porte anche a nazioni dell’Europa e dell’Asia, bloccate in un primo momento essendo i continenti ospitanti Russia 2018 e Qatar 2022.
Mondiali 2026: la formula
L’allargamento del torneo, con l‘aumento da 32 a 48 squadre (+50%!) porterà ad una modifica importante del classico formato a cui eravamo abituati. Le nazionali verranno infatti suddivise in 16 gironi composte da tre squadre ciascuno. Le prime due di ogni girone accederanno alla fase ad eliminazione diretta, componendo il tabellone tennistico partendo dai sedicesimi di finale per arrivare alle due finaliste che si contenderanno la Coppa del Mondo. Non verrà toccata la durata complessiva del torneo, fissata in 32 giorni, mentre aumenterà il numero delle partite totali, toccando quota 80.