2009
Zenit, Spalletti: “Mi manca il campionato italiano”
Fresco vincitore del campionato russo sulla panchina dello Zenit San Pietroburgo, Luciano spalletti ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport toccando molti argomenti d’attualità . Queste le sue parole:
Dobbiamo chiamarti lo Zar?
“Fai il bravo, avevi detto che facevi il bravo”.
Hai vinto subito Coppa Nazionale e Scudetto
“Si, ma in Coppa siamo stati fortunati perchè in finale non abbiamo trovato una squadra di prima fascia. Nella gestione del campionato ho avuto a disposizione una rosa all’altezza della situazione. Ci sono stati momenti difficili, ma la qualità di alcuni miei elementi ci ha permesso di prevalere suÃ? squadre come Spartak e Rubin. C’è stato del lavoro da fare ma la società mi ha messo nelle migliori condizioni”.
Le difficoltà maggiori che hai incontratoÃ? in Russia
“La comunicazione, ma abbiamo sopperito con delle riunioni prima dell’allenamento in cui si spiegavano i modi di lavoro. Anche lì c’è voluta la bravura dei ragazzi, la loro disponibilità “.
Per la foga del primo Scudetto sei andato a sbattere con lo spigolo della panchina
“Ormai è tanto tempo che faccio questo lavoro. Per me la felicità è vedere le persone che gioiscono per i propri colori. Io mi sono alzato per abbracciare i collaboratori, uno mi è venuto addosso e per riprendermi dallo strattone ho sbattuto allo spigolo. Non era un gesto di gioia. Una panchina spigolosa? Sicuramente ho preso 4 punti in più”.
Come si vince subito un campionato?
“Ci vuole la squadra, la differenza la fa la squadra, la qualità . Poi conta anche la serietà della società . Se ci sono le basi, le altre cose vengono di conseguenza. L’obiettivo il prossimo anno? Minimo la Champions (ride ndr)”.
A Luciano Spalletti manca il campionato italiano?
“Si, il calcio italiano mi è servito per confrontarmi all’estero. Ma altrove ci sono meno pressioni e la vita è più facile. Quando ho passato momenti difficili qui, come la sconfitta sull’Auxerre, mi sono arrivati messaggi dall’Italia che la squadra non mi capiva, che un giocatore mi aveva mandato a quel paese e che la società avrebbe preso provvedimenti nei miei confronti”.
Ti aspettavi in Italia un Milan in testa?
“Allegri lavora in una società attenta a gestire anche i giocatori di primissimo livello come Ibrahimovic. Allegri si è dimostrato come lo conoscevo. E’ moderato, educato, cauto nel commentare. L’equilibrio e il buon senso sono le prime caratteristiche che ci vogliono. Farà strada. Il Milan è una delle società più attrezzate insieme a Inter, Juventus, anche la Roma che ha già fatto vedere il cambio di tendenza e ha tutto il tempo per poter recuperare, visto la qualità della squadra che ha”.
Cassano?
“Anche lui ha qualche spigolo da mettere a posto, come la mia panchina”.
Fonte: forzaroma.info