Italia: non andare ai Mondiali 2018 costa carissimo - Calcio News 24
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2017

Italia: non andare ai Mondiali 2018 costa carissimo

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Il play-off Italia-Svezia vale tantissimo sia in termini di prestigio che economico. La  mancata qualificazione a Russia 2018 potrebbe costare caro alle casse della FIGC

Con l’avvicinarsi di Italia-Svezia, play-off per qualificarsi ai Mondiali di Russia 2018 sale l’attesa dei tifosi italiani: ce la faremo a strappare il biglietto per la prossima estate? Fiducia e preoccupazione si mischiano: se i valori tecnici ci fanno preferire nei pronostici, l’atletismo dei nordici, contrapposto alle nostre ultime prestazioni ci mette con le spalle al muro. Ma a preoccuparsi, sia sul piano tecnico che finanziario, è la FIGC. Un’eventuale assenza da Russia 2018 potrebbe incidere pesantemente sulle casse federali, sia in termini di mancati premi versati dalla FIFA che di introiti mancanti da sponsors e diritti tv.

I premi che la FIFA elargirà alle 32 squadre partecipanti a Russia 2018 sono già noti: il montepremi complessivo è stato fissato a 400 milioni di dollari, un considerevole aumento del 12% rispetto a quattro anni prima, quando in Brasile il totale dei premi toccò quota 358 milioni di dollari. Chi alzerà la Coppa del Mondo il prossimo 15 luglio 2018 a Mosca riceverà 38 milioni di dollari, somma superiore di tre milioni rispetto a quanto incassato dalla Germania in Brasile, quando sconfisse l’Argentina ai tempi supplementari.

I premi della FIFA per i Mondiali 2018

Piazzamento Brasile 2014 Russia 2018
Per squadra Totale Per squadra Totale
Campione 35 35 38 38
Finalista 25 25 28 28
Terzo posto 22 22 24 24
Quarto posto 20 20 22 22
5°-8° posto 14 56 16 64
9°-16° posto 9 72 12 96
17°-32° posto 8 128 8 128
358 400

Legenda: i premi sono espressi in milioni di dollari

Come si evince dalla tabella, superare il play-off con i nordici garantirebbe il premio minimo di 8 milioni di dollari, poco meno di 7 milioni di euro al cambio attuale. A tale somma va aggiunta la quota fissa che la federazione mondiale elargisce a tutte le partecipanti (1,5 milioni di dollari) sotto la voce contributo per le spese organizzative e preparative per la trasferta, vedi scelta del ritiro, sede d’allenamento e viaggi da una sede all’altra per disputare gli incontri. Ovviamente, ogni turno superato aumenterebbe in maniera consistente gli introiti: il passaggio del girone iniziale, evento che gli Azzurri hanno fallito nelle ultime due rassegne iridate, farebbe sfondare il muro dei €10 milioni, arrivando a 12 milioni di euro.

E gli sponsor? Nel bilancio federale Brasile 2014 è valso circa €2 milioni in rispetto al 2013 in termini di royalties che lo sponsor tecnico Puma ha versato alla federazione, legato alla vendita di merchandising, magliette in primis, degli Azzurri. Dunque, la partecipazione dapprima, unita a prestazioni positive in Russia sarebbero sicuramente un traino per i fans italiani e per il pool di sponsors nel riconoscere bonus alla federazione.

Anche i diritti tv costituiscono una voce importante. Sebbene non sia ancora stata definita l’emittente che trasmetterà i Mondiali 2018, in lotta Rai e Mediaset, la FIGC ha iscritto nell’ultimo bilancio €25,8 milioni; per Brasile 2014 i ricavi erano stati di €28,7 milioni. Dunque, saltare l’appuntamento iridato, sarebbe una vera tragedia finanziaria, sommando i diversi introiti che salterebbero in caso di eliminazione al play-off.

Nel frattempo la FIGC ha reso noto nella giornata di lunedì che per il match di ritorno a San Siro Italia-Svezia sono stati già venduti 65.000 biglietti, una buona notizia che conforta l’ambiente, dimostrando quanto la maglia della Nazionale sia ancora amata nel paese.

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