2017
Milan, Fassone e Mirabelli: esonerare Montella vi spaventa?
L’ennesima prova opaca del Milan provoca la rabbia dei tifosi: ecco perché Montella resta al suo posto
L’entusiasmo dell’estate rossonera pare un ricordo annebbiato, un sogno forse mai realmente vissuto. Dai proclami di immediato rilancio alla realtà di una squadra pensata male e allenata peggio, il passo è stato brevissimo. Così, anche dopo il triste 0-0 di Atene, in quello che è apparso un insulto sonnacchioso alla storia di successi del Milan in quello stadio, ecco montare la rabbia dei tifosi infaticabili, di chi a vivere altri 7 mesi da comprimario non vuole rassegnarsi.
Il sacrificato designato dalla «piazza» è Vincenzo Montella. Colpevole, secondo l’accusa, di non aver saputo dare un gioco alla squadra nonostante il molto tempo a disposizione. L’imputato si difende: «Siamo una squadra nuova». E la società lo fiancheggia imbarazzata, consapevole forse che non tutti i mali provengono dalla panchina.
Perché se non c’è un modulo in grado di esaltare le caratteristiche di tutti i migliori interpreti del Milan, vuol dire che perfetto il mercato non è stato. Se dopo quasi 250 milioni di euro investiti i rossoneri non trovano la via del gol e subiscono troppo in difesa, vuol dire che qualcosa non quadra. E allora ecco sorgere il dubbio: perché a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. E se Fassone e Mirabelli fossero spaventati di esonerare Montella?
La verità – è un’ipotesi – è che un capro espiatorio in panchina al momento faccia comodo. Scegliere un altro allenatore rappresenta l’unico metodo per capire se il Milan vale o se è Montella scarso. Un dubbio amletico, che solo Mirabelli e Fassone possono sciogliere: ma evidentemente non vogliono. Forse per paura di scoprire che hanno sbagliato tutto…