Gamberini: «Il Napoli come Tyson, noi non andremo giù» - Calcio News 24
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2017

Gamberini: «Il Napoli come Tyson, noi non andremo giù»

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gamberini chievo gennaio 2017

Il giocatore del Chievo ha incontrato oggi la stampa e parlato del prossimo impegno che attende i gialloblù domenica in casa contro i partenopei.

Sta bene fisicamente, sta bene a Verona, sta bene al Chievo. Alessandro Gamberini, a 36 anni, ha la maturità, la saggezza, ma anche gli stimoli giusti per continuare ad essere un punto di riferimento per il Chievo e per Rolando Maran.

Domenica la sua squadra si trova ad affrontare l’avversario più difficile in questo momento: il Napoli capoclassifica reduce però da una pesante sconfitta in Champions League contro il Manchester City, quindi sarà sicuramente alla ricerca di un nuovo risultato positivo.

«Il Napoli in questo momento è la squadra più difficile da affrontare perchè riesce sempre ad imporre il suo gioco. Hanno una mentalità vincente e un’impronta chiara che gli ha dato l’allenatore. Attraverso un grande fraseggio e con grandi giocatori aprono varchi e creano lo spazio, creano superiorità e sono difficili da affrontare. Domenica non possiamo pensare solo a difenderci perchè finisce che perdiamo. Dobbiamo almeno provare a metterli in difficoltà. E’ una partita difficilissima per noi, in cui cercare, più di altre, di tenere i reparti corti e rubare un metro alla volta, salire e anche essere più vicini alla palla per avere una pressione maggiore».

Ad Alessandro Gamberini piace la lettura e di recente ha detto di essere stato colpito dal libro di Mike Tyson, da qui non può mancare un paragone con il mondo del calcio. «Mi piace leggere molte cose diverse e il libro di Tyson mi ha colpito particolarmente. Seguo e mi piace la boxe. Tyson è stato un fuoriclasse, un campione. E’ il Napoli che affrontiamo noi domenica. Noi dobbiamo essere dei grandi incassatori e saper resistere ai colpi che sicuramente ci darà perchè il Napoli è una squadra che in ogni partita produce e crea tantissime occasioni da gol e con la qualità che ha l’occasione, poi, si conclude con il gol. Dobbiamo limitare i loro colpi, non andare giù e lavorare sulle preoccupazioni che possiamo dare noi a loro».

Uno dei dubbi che rimangono in questo momento per la squadra di Maran è legato al fatto che ha subito 7 gol in più rispetto allo sorso anno. «Sicuramente è un aspetto che in qualche modo è legato all’atteggiamento più propositivo che abbiamo quest’anno. Mantenere la squadra più corta comporta un modo di giocare che fa aumentare i rischi».

Un allenatore su tutti è rimasto nel cuore di Gamberini: Carlo Mazzone. «Ho avuto la fortuna di essere allenato da grandi allenatori. Quello che mi ha dato di più nella mia carriera è stato Mazzone perchè da giovane facevo fatica ad esprimere tutte le mie potenzialità e lui è riuscito a farmi capire cosa dovevo fare. Rolando Maran ha una sua personalità forte, un modo suo di vedere il calcio ed ha un grandissimo pregio, al di là del calcio, di saper coinvolgere tutti in un progetto. Questa è una caratteristiche che ho riscontrato poche volte nella mia carriera».

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