2017
Yaya Touré e il ricordo del San Paolo: «Impressionante il tifo per il Napoli»
Oggi non è più un riferimento assoluto, ma Yaya Touré è un idolo al City: «Sei anni fa non fu una serata facile. Io in A? Mai dire mai…»
Sono passati sei anni, ma qualcuno è rimasto. Qualcuno ancora ricorda quella serata, quel 2-1 subito dal Napoli di Mazzarri: un risultato che di fatto costò la qualificazione al Manchester City di Roberto Mancini, da lì retrocesso in Europa League. Ci sono David Silva, Sergio Aguero e soprattutto Yaya Touré (Kompany era fuori per infortunio): l’ivoriano spostava gli equilibri e ha continuato a farlo per diverso tempo. Con l’arrivo di Pep Guardiola, Yaya è stato marginalizzato e ha dovuto anche arrendersi al tempo che passa: «La cosa che mi impressionò di più di quella serata fu il pubblico: un tifo caldissimo, spettacolare. Il San Paolo è uno stadio che non ti lascia indifferente, nemmeno da avversario. Un sostegno come quello dà maggior forza a una squadra: nei momenti di difficoltà, fan come quelli del Napoli possono esser determinanti».
PRESENTE E FUTURO – La partita non andò come previsto, ma Touré rammenta le difficoltà: «Sono trascorsi molti anni: il City tornava in Champions dopo una vita. Iniziava una lunga marcia che ci avrebbe portato a vincere la Premier. Per me è stato un onore vivere e partecipare dal 2010 a questa storia». Ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”, Yaya racconta anche la gara d’andata di questa Champions: «Il Napoli offre uno dei migliori calci d’Europa e batterlo è stato una nota di merito. Il suo allenatore, Maurizio Sarri, è un innovatore del calcio italiano: per quel che ho visto quella sera, la definizione è giusta». Ci si chiede se mai arriverà in A e quale sarà il suo futuro: «In passato ci sono stati diversi contatti, ma poi ho preso altre strade. In futuro? Mai dire mai. Per noi il match di domani è importante: l’atmosfera del San Paolo sarà un problema in più».