Milan-Juventus: la frecciata di Beppe Marotta nei confronti dei rossoneri ai microfoni di Premium Sport. Ecco come l’a. d. bianconero bolla il nuovo corso rossonero…

Doveva essere la stagione del riscatto, visti i 220 milioni spesi sul mercato: così non è stato. Almeno finora. Il Milan è in altissimo mare già ad ottobre: la sconfitta con la Juventus di ieri sancisce l’assoluta distanza tra i rossoneri e le squadre di testa e bolla come assolutamente ingiustificata l’euforia estiva di qualche tifoso e pure di moltissimi addetti ai lavori. Una pensante sferzata sulle ambizioni del Milan, ieri, è arrivata anche dall’amministratore delegato bianconero Beppe Marotta, intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium Sport: «Il Milan? Forse è stato sproporzionato l’entusiasmo estivo, perché quando cambi tanto è difficile trovare subito la compattezza», le parole del dirigente juventino (leggi anche: Milan-Juventus, Marotta: «Noi siamo più collaudati»). Una chiara frecciata a coloro che davano il Milan come possibile outsider per lo Scudetto dopo l’acquisto di Leonardo Bonucci, proprio dalla Juventus.

In realtà la Juventus non si è affatto indebolita. Tutt’altro: Marotta ha infatti sottolineato come la maggiore compattezza bianconera di questa stagione possa fare la differenza una volta recuperati gli equilibri difensivi. Ieri poi, già prima della partita, l’a. d. juventino, aveva in qualche modo previsto come e quanto i singoli bianconeri, Paulo Dybala e Gonzalo Higuain, avrebbero potuto incidere sull’andamento del match. Resta, di fondo, la sensazione di una certa diffidenza di moltissime squadre nei confronti del nuovo progetto del Milan: già Andrea Agnelli, l’altro giorno, aveva confidato di essersi fatto un’ottima idea del nuovo corso dell’Inter, ma di non avere la minima conoscenza di quello rossonero.