2017
Mihajlovic ci crede: «Toro, tornerai in alto»
Le parole di Sinisa Mihajlovic alla vigilia di Torino-Cagliari, match valido per l’undicesima giornata di Serie A Tim 2017/2018
Sinisa Mihajlovic, tecnico del Torino, alla vigilia della sfida contro il Cagliari, ha parlato così in conferenza stampa: «Quest’anno dovevamo passare alla fase e due e lavorare più sui particolari, ma dopo la partita con il Verona è successo qualcosa e dunque dobbiamo parlare alla fase uno, quella in cui si parla del DNA della squadra. Non voglio fare alcun processo pubblico, dando in a posto a voi e ai tifosi i colpevoli. Io mi assumo le mie responsabilità perché ho sbagliato qualcosa nelle mie valutazioni. Quando il Toro non vince, non dormo, mi riguardo le partite e vado a correre per scaricare la rabbia. Pretendo che i miei calciatori abbiano la stessa rabbia. Domani mi aspetto una grande reazione: mi aspetto 11 giocatori assatanati per cercare la vittoria. Voglio far uscire il Toro da questa situazione. Nella maggior parte delle gare, la prestazione c’è stata ma non sempre sono arrivati i risultati. Giocare bene è importante, perché solo così arrivano le vittorie. A noi però è mancato lo spirito: sappiamo di dover dare di più».
Il tecnico continua: «Probabilmente quest’anno pensavamo di essere più forti e credevamo che essere tecnicamente migliori, il goal sarebbe arrivato facilmente. Ma non funziona così, se non scendi in campo con concentrazione e rabbia, non vinci. Lo scorso anno ho battuto molto su questo punto, credevo che i ragazzi avessero capito ma non è stato così. Ho fiducia in questa squadra. La formazione? Cambierò qualcosa, ma nessuna bocciatura. Belotti? Vedremo. Molto dipenderà dall’allenamento odierno. Sicuramente non voglio rischiare nessuno, neanche Obi e Ansaldi. Niang? Sa di non essere ancora in condizione, ma sono certo che tornerà presto il miglior Niang. Di certo non sono soldi buttati via, non gioca con continuità da due anni».
Sul possibile esonero: «Sono da trent’anni del calcio e mi sono ritrovato spesso in situazioni simili. A me interessa solo vincere domani. Se faccio questo lavoro è perché mi piace questa pressione. Ho comunque fiducia nella mia squadra, i nostri obiettivi non cambiano e credo che questi giocatori possono arrivare in Europa. La classifica non è quella che mi aspettavamo, ma sono certo che ne usciremo. Come la sto vivendo? Non ho bisogno di stimoli, quando hai la fiducia della società ti senti più forti. Il mio destino è legato alla società, so bene che contano i risultato: se facciamo due o tre vittorie consecutive, torniamo dove dovremmo stare. Il nostro obiettivo è l’Europa ed ora siamo solo alla decima giornata. Domani sarà importante rimettere il Toro in sulla giusta via».