L’ufficio della Procura Federale di Pecoraro contesta due violazioni alla Lazio di Claudio Lotito dopo la vicenda di Lazio-Cagliari

La Procura della Figc: «La Lazio e Lotito hanno violato due articoli del codice di giustizia sulla lealtà sportiva». Sono queste le contestazioni mosse dalla Procura della Federcalcio alla Lazio e al suo presidente, cui vengono contestati anche atti discriminatori. Prosegue così, dunque, la vicenda degli insulti antisemiti e delle immagini di Anna Frank dei tifosi biancocelesti in Curva Sud all’Olimpico, che da lì in poi ha scatenato tutta una serie di eventi e reazioni. Questa mattina l’ufficio della Procura della Figc, Giuseppe Pecoraro, ha chiuso in mattinata le indagini prima di comunicare gli addebiti al club capitolino.

Secondo quanto apprende l’Ansa, sono due le violazioni contestate dalla Procura: la violazione dell’articolo 1 bis del codice di giustizia sulla lealtà sportiva (parte relativa ai Doveri e obblighi in generale) e dell’articolo 11 sui comportamenti discriminatori (responsabilità per comportamenti discriminatori). Considerato sleale, dunque, l’escamotage che ha permesso ai tifosi della Nord, squalificata, di seguire la partita in Curva Sud. Intanto, salgono a 20 le persone identificate dalle forze dell’ordine per la vicenda degli adesivi antisemiti allo Stadio Olimpico. Il gesto di raffigurare Anna Frank con la maglia della Roma ha scatenato l’indignazione di larga parte dell’Italia calcistica che ha condannato il gesto di questi sparuti tifosi biancocelesti. Grazie all’ausilio del sistema di videosorveglianza all’interno dello Stadio Olimpico è stato possibile risalire alle 20 persone identificate. Tra questi anche molti giovani, ma anche tifosi più anziani: la posizione più grave è quella di un 46 anni con precedenti penali, già sottoposto a Daspo per ben 3 volte, di cui l’ultima per 5 anni conclusa nel 2013.

La vicenda degli insulti e adesivi in chiave antisemita da parte di alcuni tifosi della Lazio ha scatenato diverse reazioni a catena. A partire dalla condanna del gesto da parte della società: Lotito ha fatto visita alla Sinagoga di Roma e due episodi si son tinti di giallo. L’audio diffuso dal Messaggero e relativa bufera per una frase pronunciata da Lotito prima della visita; e la corona di fiori portata in dono dalla Lazio e successivamente ritrovata nel fiume Tevere. Su quest’ultimo accadimento, una fonte dentro la comunità ebraica di Roma ha parlato all’Ansa: «E’ stato un gesto spontaneo di alcuni ragazzi della comunità indignati per le parole offensive del presidente della Lazio, Claudio Lotito. Non è un gesto imputabile alla Comunità ebraica romana».