L’attaccante non sta attraversando un buon momento. I motivi del nervosismo della Joya: intervengono anche Marotta e Nedved

Il ‘vaffa’ ad Allegri è solo la goccia che potrebbe far traboccare il vaso. Il mese di ottobre è stato altamente negativo per Paulo Dybala. L’attaccante della Juventus ha fallito il calcio di rigore con l’Atalanta, quello del possibile 2-3, è rimasto in panchina nelle due gare giocate dalla Nazionale argentina, e al ritorno in Italia ha fallito un nuovo penalty, quello del possibile 2-2 con la Lazio. Il giocatore argentino poi è rimasto a secco in Champions contro lo Sporting Lisbona e in campionato contro l’Udinese. Domenica poi, uscendo dal campo, ha mandato a quel paese l’allenatore bianconero. Secondo “Repubblica” il momento negativo non è da ignorare. a società non entrerà in tackle su queste manifestazioni di nervosismo ma starà vicina al suo gioiello.

L’inquietudine della stella argentina ha radici profonde. In estate è arrivata la separazione con la storica fidanzata Antonella Cavalieri (era con lui sin dai tempi di Palermo) e in seguito è arrivata la separazione con lo storico manager Triulzi. Nel mezzo le panchine con l’Argentina e la sostituzione con l’Udinese. L’argentino anche lo scorso gennaio, contro il Sassuolo, uscì senza stringere la mano ad Allegri. Ora è probabile che, per evitare un nuovo caso Bonucci, Marotta e Nedved decidano di ‘scendere in campo’ per fare un discorso preventivo alla squadra, onde evitare i malumori dell’inverno passato. Non siamo ai livelli del caso Bonucci che litigò pubblicamente con il tecnico e fu escluso dalla successiva gara con il Porto ma è meglio tagliare corto ed estirpare la radice prima di avere ulteriori problemi che possano pregiudicare la stagione.