A tutto Nedved: «Dybala via? Dopo Neymar tutto è possibile. Senza Bonucci manca qualcosa» - Calcio News 24
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2017

A tutto Nedved: «Dybala via? Dopo Neymar tutto è possibile. Senza Bonucci manca qualcosa»

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Il vicepresidente della Juventus ha parlato della sfida con la Lazio e non solo. Ecco le parole di Pavel Nedved, il ‘grande’ ex

Lunga intervista a Pavel Nedved. Il vicepresidente della Juve, ex giocatore di Juventus e Lazio, ha parlato a “La Repubblica” in vista della gara di questa sera. Il ceco ha detto la sua sulla nuova vita da dirigente («ho faticato all’inizio, pensavo ancora da calciatore, ma con Agnelli ci siamo piaciuti subito perché ci diciamo le cose in faccia»). Il ceco ha poi esaltato la gestione del ‘pres’: «Il primo scudetto da consigliere mi ha dato più soddisfazione degli altri, giuro. Svelti a risalire? Non credevo. Il Pres è stato bravissimo nello scegliere le persone, il direttore Marotta, Fabio Paratici, prima Conte e poi Allegri: mosse perfette».

Nedved ha poi parlato di Conteci ha ridato sangue ma è andato via perché pensava che non avrebbe potuto fare di più»), Allegriha fatto meglio di Conte, ha preso la Juve in una situazione difficilissima») e Simone Inzaghiera un pigrone da calciatore, ha gettato via grandi doti»). Interessanti poi le parole sulla forza della nuova Juve: «Non si può ancora dire se questa Juve è più forte rispetto all’anno scorso, sei okay solo se vinci. A me però piace tantissimo e può diventare più forte dell’ultima. Ha molti più ricambi in attacco, anche se dietro con Bonucci ha perso qualcosa: però, chi è rimasto lo vale».

Nedved ha parlato del calcio spettacolare del Napoli e della squalifica ad Agnelli: «Tutti dicono che il Napoli gioca meglio? Forse che noi non sappiamo giocare? Il Napoli sembra più spettacolare. Sembra: perché va veloce e finalizza molto. Io però mi diverto anche con Dybala, Douglas Costa, Bernardeschi: devo nominarne altri? E poi, cos’è la bellezza? Una triangolazione? Prima o poi qualcun altro vincerà lo scudetto? Lo so, verrà quel giorno. Il più tardi possibile. Agnelli? L’italianità è la vera forza della Juve. La squalifica al presidente è ingiusta. C’era sempre la Digos, eravamo in tre: la squalifica è una ferita aperta. Var? Ben venga ma deve essere uguale per tutti».

Chiosa sul futuro di Dybala e sulle differenze tra Juve e Lazio: «Dybala diventerà il più grande degli ‘umani’ (Messi non lo è) perché ha testa e sa lavorare sugli errori. Ce lo porteranno via? Spero di no, ma dopo Neymar tutto è possibile, il mercato è impazzito. Differenze tra Juve e Lazio? Ho visto grandi giocatori non reggere il peso di questa maglia, che ha dentro tutti i nomi del passato. Qui è molto più difficile, e se pareggi hai perso». Su Cardiff: «Quella sera eravamo sicuri che fosse arrivato il nostro momento e non abbiamo tenuto conto di un Real Madrid impressionante. Forse con la Champions sono io che porto sfiga, ma ci riproveremo».

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