2017
Sarri confessa: «La Juve è ancora la più forte. Milan? Sarei durato poco. Sul futuro…»
Le parole dell’allenatore del Napoli nel corso di un’intervista. Ecco il Sarri-pensiero sullo Scudetto e su tanto altro
Il Napoli è in cima alla classifica della Serie A dopo 7 giornata ma Maurizio Sarri invita alla calma. L’allenatore azzurro ha parlato a “La Gazzetta dello Sport” della corsa Scudetto elogiando la Juve: «Calma, la Juve attuale è la più forte degli ultimi 7-8 anni, ha un organico di grande qualità insieme ad un allenatore straordinario. Per me, resta la favorita anche stavolta e sarebbe presuntuoso paragonarsi a loro. Non so ancora quale potrà essere il nostro 100 per cento, ma so che non siamo l’anti-Juve che, adesso, è di un altro livello». L’allenatore ha poi detto la sua sul suo futuro e sulla clausola: «Futuro nel Napoli? A livello contrattuale si, ma c’è una clausola che permette soluzioni alternative a me e alla società. In questo momento, però, è l’ultimo dei miei pensieri. Mi sento legatissimo alla città e a questo gruppo, poi so che le cose a un certo punto finiscono in maniera naturale. Al presidente devo qualcosa. È stato l’unico ad aver avuto gli attributi ingaggiandomi. Per me questo è importante, spero che lo stia ripagando. Ci sono tante valutazioni da fare sulla clausola, è bilaterale, non è solo dalla mia parte».
Questo il pensiero di Sarri sulle milanesi: «Il Milan al momento non è giudicabile. Inter e Roma grandi grazie a Spalletti e Di Francesco». Il tecnico ha poi parlato della sua possibile avventura al Milan (in passato è stato cercato dai rossoneri): «Io al Milan? Non sarei durato troppo se è vero quello che ho letto sulle sue intercessioni nel lavoro dell’allenatore. Un presidente che si comporta così difficilmente vince. Invece, lui ha vinto tantissimo, è stato un grande dirigente e, dunque, credo che quello che si dica di lui sia più leggenda che grande verità». L’allenatore ha esaltato Sacchi («il paragone tra noi è un insulto per lui»), Guardiola («il mio calcio è simile al suo ma questa è la sua era»), e ha criticato il Var («io sono dubbioso, toglie spontaneità ed entusiasmo»). Chiosa finale su Higuain: «Affettivamente ci manchiamo a vicenda, abbiamo avuto un ottimo rapporto, è un ragazzo particolare ma di cuore, era sempre piacevole parlare e scherzare con lui. Il calcio è questo, le strade a volte si dividono per tanti motivi e se ti piangi addosso, perché hai perso un giocatore, sei morto. Bisogna guardare oltre».