2017
Diritti Tv Serie A estero: la Lega punta a sfondare quota 300 milioni
Giornata importante in Lega Serie A per la cessione dei diritti tv all’estero. L’obbiettivo dichiarato è raggiungere quota 300 milioni. Solo dopo tale assegnazione, si passerà a discutere della vendita per quanto riguarda il territorio italiano.
Oggi, nella sede della Lega di Serie A, in Via Rosellini a Milano, verranno discusse le prime strategie per la vendita dei diritti tv all’estero. L’incontro, che avrà inizio alle ore 15.00, vedrà impegnati i massimi rappresentanti delle 20 società di Serie A a cercare la quadra sulle modalità di cessione, con un obbiettivo minimo già chiaro, almeno sul piano finanziario: raggiungere e, magari superare quota 300 milioni di euro relativamente al triennio 2018-2021.
Come il presidente federale Carlo Tavecchio aveva commentato positivamente al momento della presentazione delle offerte (non rese pubbliche), sono state ben 95 le offerte, presentate da 30 diversi soggetti, per le licenze dei diritti audiovisivi internazionali della Serie A, della Coppa Italia e della Supercoppa italiana relativi alle stagioni 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021.
Nell’edizione odierna, Tuttosport riporta che la giornata odierna servirà a stabilire i passi necessari. Il quotidiano torinese indica infatti che sono due, al momento, le vie percorribili: scegliere un’unica agenzia per tutto il mondo (come finora sempre fatto) oppure negoziare separatamente con le singole emittenti tv per puntare ad eventuali rilanci.
Terza via, ed indicata da Tuttosport come più credibile, potrebbe essere quella di mettere da parte al momento le zone geografiche ritenute fondamentali per l’accordo, affidandosi ad un’agenzia mondiale. La decisione finale spetterà comunque in ogni caso alla Lega.
E in associazione l’ottimismo è anche superiore: alcune stime indicano addirittura che si potrebbe quasi raddoppiare l’importo raggiunto nella precedente asta, quando l’accordo era stato siglato sulla base di 185 milioni annui.
Facendo un confronto con le altre realtà europee, appare irraggiungibile la Premier League inglese a quota 1573 milioni annui per il 2016-2019. Nel mirino dunque si punta a superare la Bundesliga tedesca (240 milioni) e a collocarsi dietro la Liga spagnola (636 milioni).
E se l’accordo facesse tutti felici e contenti, dopo il Derby di Milano giocato a mezzogiorno, sarà la volta di una sfida come Juventus-Napoli o Roma-Juve disputato all’ora di pranzo e magari decisivo per lo Scudetto?