Un dato statistico che impressiona: l’anno scorso nelle prime cinque giornate sono stati assegnati 10 tiri dal dischetto, in questo campionato siamo già a 21.

Che il VAR avrebbe cambiato il corso delle partite mandando in pensione moviolisti e opinionisti televisi era preventivabile. Il dato che stupisce invece è la quantità di rigori (netti o meno) assegnati nelle prime cinque giornate di campionato: 21 tiri dal dischetto rispetto ai 10 assegnati l’anno scorso dopo cinque partite.

Inter, Milan e Napoli sono state le squadre che più hanno beneficiato della tecnologia, 3 rigori assegnati a testa con 3 trasformazioni realizzate da Icardi, Rodriguez, Kessiè e Mertens. Seguono Udinese e Sassuolo a 2 rigori concessi, e poi ben otto squadre che fin’ora hanno avuto solo un rigore concesso (Lazio, Cagliari, Verona, Genoa, Juventus, Sampdoria, Fiorentina e Atalanta)

La classifica di rigori assegnati contro la guida la neo-promossa Spal con ben quattro rigori subiti, quasi uno ogni partita. Seguono Juventus, Cagliari, Fiorentina, Benevento e Crotone con due rigori fischiati contro, da sottolineare come i bianconeri nello scorso campionato si videro assegnare contro soltanto un rigore invece ora siamo già a due in cinque partite. Napoli, Genoa, Verona, Milan, Bologna, Torino e Lazio chiudono questa classifica con 1 rigore.

Quel che è certo è che il VAR non ha aiutato a spegnere le polemiche e i discorsi da bar l’indomani delle partite, ancora oggi nelle dichiarazioni post partita troviamo allenatori e dirigenti lamentarsi di come siano stati “derubati” o mettendo in dubbio l’effettiva utilità del VAR. Un cambio di mentalità collettivo non potrebbe che aiutare la piena integrazione di questa nuova tecnologia nel calcio.