2017
Juventus, Marotta avvisa già: «Se Dybala vorrà andare, se ne andrà» – VIDEO
Juventus, Marotta a tutto campo sul mercato. Il dirigente bianconero apre spiragli preoccupanti sul futuro di Dybala, poi parla anche del giovane Pellegri del Genoa: «Lo volevamo, ma quando costava meno»
Nonostante il digiuno che inizia onestamente un po’ a preoccupare, l’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta è stato chiaro: tornando indietro, non esiterebbe a sganciare ancora una volta i 94 milioni di euro circa che sono serviti a pagare al Napoli la clausola rescissoria di Gonzalo Higuain (leggi anche: Juventus, Marotta difende Higuain: «È una acquisto che rifarei»). Poco prima della partita, poi vinta, contro la Fiorentina, ai microfoni di Sport Mediaset il dirigente bianconero ha parlato anche di altri argomenti. Tra le tante dichiarazioni, spiccano quelle nei confronti dell’uomo del momento Paulo Dybala, sempre al centro delle cronache di calciomercato. «Molte concorrenti si sono mosse molto bene sul mercato: io credo che alla fine il campionato verrà deciso dagli scontri diretti», ha detto Marotta analizzando il cammino sin qui brillante di Napoli, Milan e pure Napoli e Roma.
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Parlando però del mercato in generale e soprattutto di quello suo, ovvero della Juventus… «Clausole rescissorie per i nostri giocatori? Si tratta di un argomento cruciale se parliamo del mercato spagnolo, ma in Italia, per esempio, ce le avevano soltanto Higuain e Miralem Pjanic. Io sono contrario a fissare clausole sui nostri calciatori. Il trasferimento di Neymar al Paris Saint-Germain? Non credo che per il Barcellona il danno possa essere calcolato così facilmente, ma per me è superiore ai 222 milioni che i catalani hanno intascato. Inoltre considero anche il fatto che hanno perso un giocatore del genere proprio alla fine della sessione di calciomercato». Ovvero, tradotto: non hanno potuto sostituirlo. O meglio, potevano sostituirlo con Dybala, appunto… «Per me è il giocatore che decide il proprio futuro: se se ne vorrà andare, sarà impossibile trattenerlo». Su Pietro Pellegri del Genoa: «Lo abbiamo seguito per due anni, l’abbiamo cercato ma allora le cifre erano di molto inferiori rispetto a quelle attuali. Per me è tra i migliori giocatori della sua generazione, ma deve ancora diventare un campione».