I numeri di questo inizio di Serie A corroborano la tesi del ritorno in voga del “vero 9”, altro che falso nueve

Pep Guardiola aveva lanciato la moda del falso nueve, ovvero il finto centravanti messo lì per permettere all’intera squadra di sfruttare lo spazio centralmente. L’analisi de Il Messaggero dimostra, però, come in Serie A si sia tornato all’antico, con l’utilizzo del “vero 9”, visti i tanti gol messi a segno dagli attaccanti dopo, appena, 4 giornate di campionato. L’analisi parte dalla stagione 2013/2014 fino ad interessare quella attualmente in corso. Basti pensare che Paulo Dybala è riuscito a mettere a segno 8 gol nel corso di questi 360 minuti circa di Serie A.

Quindi, le definizioni di falso nueve e “vero 9” sono, strettamente, legate ai numeri dei goleador di questa annata calcistica. Detto già dell’ex Palermo, attuale capocannoniere del campionato italiano, meritano elogi e complimenti gli stessi Ciro Immobile, Mauro Icardi e Dries Mertens. Il centravanti della Lazio ha marcato per 6 volte il cartellino, mentre l’interista e il napoletano sono, rispettivamente, a quota 5. L’anno scorso, di questi tempi, c’era Callejon in vetta, con 5 gol e il campionato ancora prima, Eder, sempre con lo stesso numero di reti realizzate. Aumento, dunque, significativo ma l’impressione è che siano più scarsi portieri e difensori che fenomenali gli attaccanti.