2017
Juventus, non sei più tu: tanti gol, ma troppi tiri subiti
Juventus, che cambiamento! Media realizzativa di oltre 3 gol a partita (dietro PSG e Napoli in Europa), ma troppi tiri concessi agli avversari… I bianconeri non vincono più di misura: Allegri è preoccupato
Ricordate la Juventus dalla difesa granitica che, negli ultimi anni, ha vinto trofei a ripetizione semplicemente non concedendo gol alle avversarie? Dimenticatela, perché la Juve di quest’anno, almeno per il momento, è tutta un’altra storia. Lo dicono i numeri, come segnala stamane La Repubblica: era dal 1959 che i bianconeri non erano così prolifici nelle prime quattro giornate di Serie A. Finora ben tredici i gol segnati dalla Juve, con tre triplette (contro Cagliari, Chievo e Sassuolo) ed addirittura quattro gol rifilati al Genoa. Il fatto è che, a differenza della tendenza degli anni passati, finora effettivamente la Juve ha già concesso tanto: non è sua, caso strano, la miglior difesa del campionato al momento (già tre gol subiti, mentre il Napoli ne ha presi solo due e l’Inter addirittura uno solo). Anche se il dato che più fa riflettere è un altro: la squadra ha subito finora 34 tiri in porta.
https://www.instagram.com/p/BZJSfAjADIe/?taken-by=juventus
Un numero che dovrebbe indurre a un minimo di preoccupazione, perché la media di quasi nove tiri nello specchio della porta subiti negli ultimi anni in casa bianconera non si era davvero mai vista. Basti pensare che, solo un anno, dopo quattro giornate, la Juve aveva subito ben dieci tiri in meno. Le statistiche poi dicono che quest’anno i bianconeri hanno concesso ben 24 occasioni da gol, un anno fa erano appena 15… Nelle ultime sei stagioni prima di questa, ovvero negli anni in cui la Juventus ha vinto i suoi Scudetti, il risultato più ricorrente è sempre stata la vittoria per 1 a 0 (in ben trentotto casi, praticamente un intero campionato su sei vinto in questo modo), quest’anno non è ancora mai capitato, né in casa né fuori casa. Il dato, che certifica una vera metamorfosi, non piace a Massimiliano Allegri, consapevole di quanto, in Italia soprattutto, sia importante non concedere.