2017
Crespo incorona Icardi: «Dopo Messi e CR7 c’è lui»
Protagonista con l’Inter e (finalmente) con la nazionale, Mauro Icardi visto da Hernan Crespo: «Ormai è un centravanti completo»
«Stavolta mi sbilancio: dopo Cristiano Ronaldo e Messi, che fanno parte di un altro pianeta, Mauro Icardi è l’attaccante che mi piace di più in assoluto. A 24 anni è già un campione e può diventare un fuoriclasse». Non si nasconde Hernan Crespo: l’ex attaccante argentino ha parlato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”, di fatto incoronando il capitano dell’Inter e issandolo tra i grandi del calcio europeo: «Lo seguo da quando è arrivato in Italia: ogni anno, nonostante le difficoltà, ha sempre fatto un passo in avanti. Mi sembra maturo per il grande salto. Non dimentichiamo che da quando gioca in Serie A solo una volta non è andato in doppia cifra (9 reti nel 2013-14, ndr). La porta la vede».
COMPLETEZZA – Crespo loda le componenti tecniche del gioco di Icardi: «Lui è un centravanti completo: fa gol di destro, di sinistro, di testa. In area si muove come un padrone: qualità incredibili e fisico possente». Tuttavia, non sempre in molti l’hanno apprezzato: «Sgombriamo il campo dagli equivoci. Se un centravanti non segna o incontra qualche difficoltà, non può esser solo colpa sua. Di solito è il gioco della squadra che manca. Chi, però, discute Icardi, non capisce molto di calcio». Crespo spiega anche in cosa è migliorato l’argentino: «Prima lui stava dentro l’area di rigore e aspettava il pallone; adesso, invece, detta il passaggio anche fuori dall’area, si allarga a destra e a sinistra, favorendo l’inserimento dei compagni». Se n’è accorto anche Sampaoli con l’Argentina: «Meno male. Icardi è perfetto per giocare con Messi. Non ho mai condiviso le polemiche sul suo utile con la nazionale: è il centravanti giusto per il Mondiale».
CAPITANO PER DAVVERO – Ci si chiede dove possa arrivare l’Inter con questo cannoniere: «Lontano, molto lontano: è presto per parlare di scudetto, ma di sicuro sto vedendo un gruppo di giocatori che si sta trasformando in una squadra». Il merito è anche di Spalletti, che sta valorizzando l’argentino e le sue capacità: «Si può crescere sempre, figuriamoci a 24 anni. Credo che i consigli di Spalletti siano importantissimi per lui. Sta facendo anche il capitano, cosa da non trascurare: l’anno scorso la fascia gli pesava di più». Ora c’è il Crotone, ma la partenza dell’Inter è stata buona: «Penso che i giocatori siano molto validi, ma non pensavo che Spalletti ci avrebbe messo così poco ad assemblarli come squadra. La strada è quella giusta. La trasferta di Crotone? Il crocevia di questa prima parte di stagione».