La grande emozione per il debutto ufficiale in Champions League con la maglia della Juventus per il 2000 Caligara affidata a Instagram

Se c’è qualcuno che può sorridere dopo l’imbarcata della Juventus al Camp Nou quel ragazzo è Fabrizio Caligara. Esordio in Champions League a 17 anni e 154 giorni per il classe 2000 che al minuto 85’ di Barcellona-Juventus ha preso il posto di Gonzalo Higuain. Premiato in questo modo il ragazzo originario di Arona che si è tolto una bella soddisfazione facendo l’esordio in uno degli stadi più suggestivi al mondo contro il Barcellona. E chissà che i cinque minuti del Camp Nou non possano essere solamente l’inizio di una lunga carriera in bianconero. Intanto, Caligara, da buon millennial, ha affidato a Instagram le grandi emozioni per il debutto in Champions League.

Serata indimenticabile onorato di esordire in una serata così importante sopratutto in uno scenario come il camp nou di fianco a questi campioni che sin da piccolo si guardavano solo in TV. Il sogno che si aveva da bambini si è trasformato in realtà , ringrazio la mia famiglia che mi è stata sempre vicina anche nei momenti più difficili che hanno creduto in me , la mia ragazza che mi sempre vicino in tutto e mi da la forza di non mollare mai , ringrazio tutti i miei compagni di squadra che mi hanno aiutato a realizzare questo sogno e ringrazio le persone che hanno creduto in me . SERATE INDIMENTICABILE #uefachampionsleague2017#barcajuve

Un post condiviso da Fabrizio Caligara (@cali_fabri) in data: 12 Set 2017 alle ore 14:22 PDT

Ecco le sue parole: «Serata indimenticabile, onorato di esordire in una serata così importante sopratutto in uno scenario come il Camp Nou di fianco a questi campioni che sin da piccolo si guardavano solo in TV. Il sogno che si aveva da bambini si è trasformato in realtà, ringrazio la mia famiglia che mi è stata sempre vicina anche nei momenti più difficili che hanno creduto in me, la mia ragazza che mi è sempre vicino in tutto e mi dà la forza di non mollare mai, ringrazio tutti i miei compagni di squadra che mi hanno aiutato a realizzare questo sogno e ringrazio le persone che hanno creduto in me».