Cristante, rinato a Bergamo: «Qui all'Atalanta sono maturato» - Calcio News 24
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2017

Cristante, rinato a Bergamo: «Qui all’Atalanta sono maturato»

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bryan cristante

Bryan Cristante è ormai un perno dell’Atalanta, pronta per l’Europa League: «Sorteggio un po’ sfigato, ma…»

Il nome dice tanto del tuo destino e Bryan suona così internazionale. Infatti Cristante, padre canadese di nascita, ad appena 22 anni ha già vestito la maglia di una big straniera (il Benfica) e giocato in Champions League. No, non è nato per restare confinato in Italia. Oggi è l’Atalanta a dargli un’altra possibilità di oltrepassare le Alpi. Europa League, una nuova avventura. «Sono pronto, siamo pronti», dice sicuro a “La Gazzetta dello Sport”. A gennaio Gasperini ha accolto un ragazzone timido, che si era quasi perso tra Palermo e Pescara. Otto mesi dopo si ritrova un uomo, in campo e fuori. Si sente davvero così maturato? «Sì. Sono arrivato qui dopo delle esperienze negative, ho messo subito la testa giusta e mi sono detto: non puoi fallire, deve essere il tuo anno. E poi ho trovato Gasperini, il mio trampolino di lancio».

RITORNO IN EUROPA – A microfoni spenti Gasp la riempie di elogi, lo sa? «Sarà, a me dice sempre di volare basso…». E di inserirsi negli spazi… «Mi piace il nostro sistema di gioco. Nel centrocampo a due, uno va e l’altro si ferma. Se i tempi sono giusti, puoi far male alle difese avversarie». Infatti da gennaio a oggi ha segnato più gol che nel resto della sua carriera… Se lo aspettava? «Quando ti senti sicuro, provi giocate differenti e spesso ti riescono. Io ero arrivato a Bergamo sperando di svoltare e subito ho avuto buone sensazioni. Sentire fiducia è importante, anche se devo ammettere di essere andato oltre le mie stesse aspettative». Veniamo all’Europa: girone tosto con Everton e Lione. «Sorteggio un po’ sfigato. Lo abbiamo seguito insieme e alcuni di noi non l’hanno presa bene. Ma affrontare squadre forti è anche stimolante e siamo consapevoli di poter far bene». Si parte con l’Everton. «Squadra di vertice in Premier League, club ricco e di tradizione. Sarà una bella sfida. E poi c’è Rooney: solo sentire il suo nome in formazione fa effetto». Gli inglesi sono reduci da un brutto k.o. in Premier. È il momento giusto per affrontarli? «Non è mai il momento giusto per affrontare avversari così preparati. Noi listiamo studiando in questi giorni: sono molto fisici».

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