Behrami di nuovo in Italia: «Giusto tornare a Udine» - Calcio News 24
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2017

Behrami di nuovo in Italia: «Giusto tornare a Udine»

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Valon Behrami è un nuovo perno per l’Udinese: «Lasciare Napoli è stato un errore. Gli allenatori italiani i migliori, Delneri…»

Prima di Ferragosto, Gigi Delneri aveva chiesto uno «col pelo sullo stomaco». Fuor di metafora, un centrocampista di forza, personalità ed esperienza. Valon Behrami ha dimostrato contro il Genoa di essere l’uomo giusto. Più che un arrivo, è stato un ritorno. Nel 2003 l’Udinese aveva acquistato il cartellino in comproprietà con il Genoa per poi cederlo al Verona. Che squadra ha ritrovato? «I tempi sono cambiati, difficile arrivare a quel livello, ai Sanchez e agli Inler tanto per fare due nomi importanti. Ma lo spirito della società non mi sembra cambiato: puntare sui giovani e valorizzarli». Può giocare in tutti i ruoli del centrocampo? «A due come in Nazionale o a tre come nell’Udinese». A Verona faceva l’esterno. «Ero giovane e forte. E correvo». Alla Lazio il terzino, un ruolo d’emergenza, come ricordato a “La Gazzetta dello Sport”: «Una soluzione provvisoria quando Oddo è passato al Milan. Ma provare ruoli diversi mi è servito, oggi ho molte informazioni in più».

SVIZZERO INSIDE – L’allenatore più importante, ovviamente Delneri a parte? «Mazzarri al Napoli: mi ha fatto migliorare molto dal punto di vista del carattere, a rispettare i compagni, a comportarmi da professionista». E Delneri? Bravo, ma non parla un po’ troppo veloce? «In allenamento si capisce tutto, in partita è più complicato: col Genoa ogni tanto dovevo farmi ripetere qualcosa dai compagni…». Behrami segna poco, ma nei momenti giusti. Nel 2005 contro la Turchia nell’andata dei playoff per il Mondiale e nel 2008 nel finale di un derby con la Roma. «Momenti che non posso dimenticare. Spero di riprovarci, ormai ho dimenticato come si esulta…». La Nazionale? «Abbiamo tre punti sul Portogallo, ci giochiamo tutto a ottobre nello scontro diretto a Lisbona». Si sente più svizzero o kosovaro? «Dopo tanti anni, penso di aver fatto la scelta giusta diventando cittadino svizzero. Qualche mese fa mi è stato chiesto di giocare nella nuova nazionale kosovara, ma ho detto di no».

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