2017
Milanetto senza limiti: «Niang? Varrà 100 milioni. Ansaldi? Come Zanetti. Burdisso…»
Omar Milanetto tra passato presente e futuro, con particolare attenzione al Torino dove c’è una nutrita presenza del suo Genoa
“Aspetto l’occasione giusta, un progetto serio per ripartire”. E’ ancora alla ricerca di una nuova esperienza, Omar Milanetto. Dopo essere cresciuto nel Genoa come osservatore e dirigente, il classe ’75 attende di conoscere il proprio futuro. Intanto, a Tuttosport, si è raccontato, dispensando elogi a quel Torino in cui c’è parecchio del suo Genoa: «Burdisso, Niang, Rincon, Ansaldi, Iago Falque? In effetti in questo Toro c’è un bel pezzo del mio Genoa. I primi 4 sono tutti arrivati in granata quest’estate, uno dopo l’altro: non è un caso. Guardate, il Torino ha compiuto un’ottima mossa a ingaggiare tutti loro, iniziando con Iago un anno fa. Difatti, con un pizzico di compiacimento, mi dà soddisfazione pensare che una società così importante e ambiziosa abbia mosso gli stessi passi che avevano già compiuto noi, in precedenza: portando in Italia talenti come Rincon o Iago.»
La vera sorpresa sarà Burdisso secondo Milanetto, il quale svela alcuni retroscena ai tempi del Genoa: «Anche se ha già 36 anni e sulla carta non parte titolare. Ma lo conosco troppo bene per non esserne sicuro. Anche in questi ultimi 2 mesi, in cui era svincolato, si è allenato, aumentando i carichi tutti i giorni, ad agosto. Era a Genova, siamo rimasti in contatto. Nico non è un giocatore normale: calcisticamente è un animale, nel senso migliore del termine. Comunque è vero: Nico li appende realmente al muro, i compagni che creano problemi, si comportano male. Li sistema lui. Aggiusta le situazioni, ti mette in riga e magari un allenatore o un ds non vengono neanche a saperlo, non devono neanche intervenire. E poi Nico è anche un ragazzo di compagnia, è abituato a organizzare cene con le famiglie, è un elemento aggregante, fa gruppo. Darà una grande mano nello spogliatoio e in campo, sarà fondamentale anche per la crescita di due giovani difensori come Lyanco e Bonifazi. Pensate che noi nel Genoa facevamo tenere a Burdisso persino delle conferenze per tutti i difensori del vivaio, affinché spiegasse loro come si marca, come si temporeggia e via dicendo.
Sugli ultimi due acquisti del Genoa, Ansaldi e Niang, Milanetto afferma: «Se Niang, a 23 anni, capirà finalmente che deve diventare grande nella testa, maturare, e che il Toro può rappresentare la vera svolta per lui, visto che ha anche ritrovato il “suo” Mihajlovic, beh: diventerà uno dei migliori attaccanti della A. Nel Toro potrà anche essere il prossimo a guadagnarsi una clausola da 100 milioni, un giorno. Perché io ne ho visti pochi di giocatori forti come lui, tecnicamente e fisicamente. Ha talento, fiuto, genialità, forza fisica. Dà sgasate folli quando scatta, spacca le difese con la tecnica e la potenza, può giocare sia da esterno offensivo sia da seconda punta sia da attaccante centrale. Da noi fece 6 mesi strepitosi.» Per il terzino argentino ex-Inter, Milanetto fa paragoni importanti: «Fa cose eccezionali su entrambe le fasce, non solo a destra. Vi sfido a capire se usa meglio il piede destro o il sinistro, tanto è bravo e pulito con entrambi. Lancia, crossa e tira alla perfezione con ambedue i piedi: è feroce in marcatura, ma è capace anche di spingere parecchio. Un giorno con noi firmò 3 assist-gol in una sola partita: una roba enorme per un terzino. Ha le cosce di Zanetti, il doppio di quelle degli altri. Possiede una grandissima forza, è un difensore di alto livello.»