2017
Caro Galliani, ci sei mancato
Il primo mercato senza Adriano Galliani: possiamo dirlo, ci è mancato
Stamattina Adriano Galliani deve aver tirato un sospiro di sollievo. In vacanza tra Forte dei Marmi e Ibiza, come sempre, ma stavolta più triste, senza quel consueto guizzo negli occhi, il ghigno di chi fa il lavoro più bello del mondo. Il primo mercato senza i suoi “arrivederci” e quei “siamo a posto così” che alla fine dell’epopea berlusconiana gli avevano attirato le ire di una larga fetta di tifosi, si è finalmente concluso. E con esso può evaporare anche la nostalgia di non esserne più parte.
Il Milan, il suo amato Milan, “a posto così” non lo era da un po’, ma ad Adriano Galliani sono state attribuite più colpe di quante ne avesse realmente. Non è tempo di bilanci, però. Non oggi. A mercato chiuso, possiamo essere sinceri: che noia senza di lui.
Perché sarà stato antipatico a tanti, avrà imperversato in maniera anche fin troppo arrogante, ma Adriano Galliani del mercato è stato il re incontrastato, con e senza soldi. Se calciomercato vuol dire sogno, Galliani è stato il numero uno. Se mercato significa teatro, anche in questo caso abbiamo ammirato per anni un solo attore protagonista. I viaggi in aereo misteriosi, le cene (anche quelle, sì) da Giannino, le disquisizioni sui menù, ci sono mancate come il pane.
Galliani ha interpretato il mercato come uno show. Come un film che vive il suo momento di svolta nel finale, si riservava i botti negli ultimi giorni, magari nelle ultime ore prima del gong. Ufficialmente giustificava il suo operato come frutto di una presa d’atto della realtà: nei grandi club, diceva, eventuali esuberi si risolvono a fine mercato. A me piace pensare che in realtà amasse suscitare l’effetto sorpresa, che quelli che aveva ribattezzato come “i giorni del condor” fossero un regalo al suo desiderio di stupire, piuttosto che il frutto di un’improvvisazione. E a poche ore dalla stoccata riservatagli da Mirabelli:”Non siamo e non saremo quelli dei colpi dell’ultimo giorno“, lasciatemelo dire: che monotonia, questa programmazione.
Ieri gli inviati di Sky Sport indossavano tutti una cravatta gialla. Ufficialmente non per ricordare Adriano Galliani. Ma ogni tifoso di calcio, ieri, si è sentito un po’ malinconico. Le passeggiate in bicicletta, mister X che non viene “assolutissimamente” anzi, “al 99,9%“. Da oggi si riparte, per Galliani con un nodo in gola in meno. Per noialtri con tanta nostalgia.