Intrattenimento prima delle partite, audience digitali in crescita, contenuti social geolocalizzati: ecco il modello social Juventus

I numeri digitali della Juventus sono da urlo. Già da diversi anni l’area Marketing e Comunicazione bianconera ha puntato sul volano dei social network per allargare la fan base fidelizzare in ogni angolo del pianeta. Federico Palomba, Co-Chief Revenue Officer, Head of Marketing and Digital della Juventus, ne ha parlato ai microfoni di Tuttosport: «Abbiamo una audience digitale che supera i 50 milioni di like/ follower. Oltre l’85% è frutto di tifosi o appassionati internazionali. Questo è un fenomeno tipico delle piattaforme social, globali per definizione. Noi le curiamo in modo localizzato, non limitandoci a offrire lo stesso contenuto tradotto: differenziamo per Paese secondo la fruizione del calcio, la conoscenza della Juve. Questi 50 milioni di persone, li raggiungiamo con 30 canali digitali curati in 6-7 lingue: italiano, inglese, spagnolo, arabo (per il potenziale Nord Africano e Mediorientale). E poi ci spostiamo in Oriente con indonesiano, cinese e giapponese».

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Prosegue il dottor Palomba: «C’è una strategia che tiene conto di una piramide rovesciata. C’è il tifoso che ci segue senza interazione, strato più ampio; a seguire le persone che interagiscono commentando sulle piattaforme; infine coloro che grazie ai social acquistano prodotti o vengono allo stadio. Allianz Stadium? C’è un grande progetto per favorire le trasferte a Torino dei membri degli Official Club internazionali: un canale dedicato che aiuti ad organizzarsi. Puntiamo molto sull’attività di intrattenimento prima del calcio d’inizio, vogliamo offrire un’offerta completa: scuola del tifo, regia musicale e video, spettacoli delle luci. Anche quest’anno ci saranno novità. Non è un caso che i tifosi arrivino allo Stadium sempre prima: mediamente a 75’ minuti dal fischio di inizio, l’anno scorso».