2017
Milan, Biglia e Bonucci fuori dalla lista UEFA: Fassone ha la scorciatoia
Biglia e Bonucci fuori dall’Europa League: mancano ancora le fideiussioni a copertura delle due operazioni di mercato, ma l’a. d. Fassone studia la soluzione per metterli in lista UEFA per il 17 agosto
Il caso di Lucas Biglia e Leonardo Bonucci non agita troppo il Milan, che però adesso dovrà correre ai ripari. I due giocatori sono fuori dalla lista per l’Europa League, non hanno giocato l’andata del terzo turno di qualificazione contro i rumeni dell’Universitatea Craiova e non giocheranno nemmeno il ritorno. Sia Biglia che Bonucci stanno bene e sono ufficialmente (come riporta anche il sito della Lega) dei giocatori del Milan. Il problema è che la UEFA non ha dato il via libera al loro tesseramento definitivo perché mancano le fideiussioni bancarie a copertura degli acquisti (leggi anche: Milan: Bonucci e Biglia fuori dalle liste UEFA, ecco perché). La regola è complessa, ma proviamo a spiegarla così: quando un club durante una sessione di mercato ha un saldo negativo (ovvero ha speso più di quanto incassato) deve garantire a Lega e UEFA di poter pagare.
Entro l’11 agosto, così, il Milan dovrebbe pagare il 20% della prima rata dei due acquisti (alla Juve, per dire, avrebbe dovuto versare subito 2,8 milioni di euro), garantendo di poterlo fare con una fideiussioni bancaria. Il problema è che avendo un impegno ufficiale prima dell’11 agosto, i rossoneri avrebbero dovuto trovare tale fideiussioni in tempo per la prima gara di Europa League. Cosa che, per questioni di tempo, non è stata possibile.
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Milan, Biglia e Bonucci in lista UEFA: la soluzione di Fassone
A questo punto il Milan ha qualche giorno per trovare le fideiussioni a garanzia dei due acquisti con Juventus e Lazio. L’obiettivo è quello di far scendere in campo Bonucci e Biglia entro il 17 agosto, quando ci sarà il play-off di Europa League (sempre che i rossoneri passino il turno contro il Craiova). L’amministratore delegato del Milan Marco Fassone, riporta oggi Il Messaggero, avrebbe già trovato una soluzioni rapida: chiedere la fideiussione che serve non ad un istituto bancario, come solitamente avviene, ma ad un istituto assicurativo, nella fattispecie il gruppo Generali, a cui è stata già chiesta una valutazione del caso. Tra l’altro la fideiussioni assicurativa costerebbe anche un po’ meno.
Le regole della Lega sono un po’ più rigide riguardo alle fideiussioni assicurative (in passato molte società si erano affidati ad istituti poco solidi che poi sono falliti, vedasi il recente caso della Sampdoria), ma trattandosi di Generali, tutto dovrebbe andare per il verso giusto. Biglia e Bonucci possono quasi sorridere: il loro momento è molto vicino…